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domenica, Ottobre 13, 2024

Il giornale “Metro” in agitazione: nubi sul futuro della free press

E’una lunga vertenza sindacale che si trascina da quasi dieci anni. Metro è una delle free press superstiti nel nostro paese  legata alla distribuzione nelle grandi città prevalentemente nelle stazioni del trasporto pubblico locale. Dopo un inizio legato ad un grande editore internazionale sono iniziate le difficoltà quando la proprietà editoriale è tornata nel nostro paese. Sono iniziati una serie di stati di crisi, l’ultimo dei quali ha sollecitato una protesta dell’assemblea di redazione. “Gli editori – scrivono i redattori in un comunicato – che si sono succeduti, con visione miope, hanno perseguito una gestione del giorno per giorno basata solo sui tagli e su un progressivo impoverimento di mezzi, capacità e risorse: nessuna strategia a lungo termine, nessuna valorizzazione delle professionalità interne, nessun ripensamento sui contenuti generalisti, nessun potenziamento del web e della presenza sui social media”. Dopo aver stretto la cinghia con ripetute casse integrazioni al 50% “l’editore, come sorta di regalo natalizio, vorrebbe innalzarla ulteriormente e unilateralmente sino a livelli che renderebbero risibili le retribuzioni e impossibile la fattura stessa di un giornale (men che meno di qualità). Una imposizione e un ricatto occupazionale che, insieme ai nostri sindacati di categoria nazionali e locali, abbiamo respinto al mittente aprendo una dura vertenza”.Da qui la decisione di proclamare  “lo stato di agitazione permanente, in nome di una dignità giornalistica che non può essere impunemente calpestata e del rispetto dovuto a voi lettrici e lettori che per oltre due decenni ci avete apprezzato ogni giorno durante i viaggi in metropolitana e meritate un’informazione all’altezza”.

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