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giovedì, Ottobre 10, 2024

“L’ostaggio parlava israeliano: pensavamo fosse una trappola”. Netanyahu: “Dopo la guerra Gaza sarà sotto il nostro controllo”

La guerra in Medioriente giunge al giorno 72. Morto un altro ostaggio israeliano a Gaza. Secondo un’indagine preliminare dell’esercito israeliano, i tre ostaggi uccisi venerdì dai soldati avevano innalzato un bastone con un pezzo di stoffa bianca. Inoltre le truppe non “hanno seguito le regole d’ingaggio dell’esercito”. Israele annuncia di aver arrestato nei giorni scorsi 90 operativi Hamas nell’ospedale Gaza nord. Netanyahu: “Gaza smilitarizzata quando sarà sotto nostro controllo, la guerra va avanti”. Intanto il capo del Mossad vedrà il premier del Qatar per riprendere i colloqui sugli ostaggi. Niente accordo al Consiglio europeo: saltano le conclusioni. Le Forze di difesa israeliane recuperano i corpi di altri tre giovani presi in ostaggio da Hamas durante il maxi attacco del 7 ottobre: due avevano 19 anni, il terzo 28. “La pausa umanitaria temporanea a Gaza è stata insufficiente, solo con un cessate il fuoco permanente sarà possibile raggiungere in piena sicurezza gli oltre 2 milioni di civili, assicurando beni e servizi essenziali e interventi salvavita”. È la richiesta delle Organizzazioni della società civile italiana impegnate da decenni sul campo in attività umanitarie, di cooperazione internazionale e di tutela dei diritti umani, firmatarie dell’appello internazionale “Cease Fire Now”, attualmente sottoscritto da oltre 700 organizzazioni di tutto il mondo e oltre un milione di cittadini. Londra e Berlino chiedono un “cessate il fuoco duraturo” nella Striscia di Gaza. La richiesta arriva dal ministro degli Esteri britannico, David Cameron, e dalla sua omologa tedesca Annalena Baerbock. “Dobbiamo fare tutto il possibile per aprire la strada a un cessate il fuoco duraturo, che porti a una pace duratura – si legge in una dichiarazione congiunta pubblicata sul Sunday Times -. Prima è, meglio è. Troppi civili sono stati uccisi”. Tuttavia, aggiungono, “non crediamo che invocare adesso un cessate il fuoco generale e immediato, nella speranza che diventi permanente, sia la strada da seguire perché equivarrebbe a ignorare il motivo per cui Israele è stato costretto a difendersi: Hamas ha attaccato Israele in modo barbaro e continua a lanciare razzi ogni giorno per uccidere cittadini israeliani. Hamas deve deporre le armi”. Un agente diplomatico francese è morto dopo essere stato ferito in un bombardamento che ha colpito la casa dove si rifugiava a Rafah, a Gaza. Ne dà notizia il ministero degli Esteri di Parigi condannando “il bombardamento di un edificio residenziale che ha causato la morte di numerosi altri civili” e chiedendo che Israele faccia piena luce. L’uomo “aveva trovato rifugio in casa di un collega del Consolato di Francia, insieme ad altri due colleghi e numerosi familiari. La casa è stata colpita mercoledì sera da un bombardamento israeliano, che ha ferito gravemente il nostro agente e provocato una decina di vittime”. 

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