Il contesto criminale in cui è maturato l’omicidio di Fabrizio Piscitelli. A ricostruirlo nell’aula bunker di Rebibbia Ilaria Guidi, ispettrice della Polizia di Stato, già ascoltata a maggio scorso. La Guidi è un’altra testimone chiave della Procura di Roma che accusa l’argentino Raul Esteban Calderon di essere il killer del capo ultrà della Lazio. Un’esecuzione eclatante, un solo colpo alla testa che non lasciò scampo a Diabolik. Proprio il 7 agosto del 2019, giorno del delitto, la Polizia sequestra i 3 telefoni della vittima, uno dei quali non è stato mai aperto. Dall’analisi di uno dei cellulari sbloccati però emergono i contatti più frequenti del Diablo, le conversazioni whatsapp e i movimenti dello stesso Piscitelli nei giorni e nei minuti precedenti la morte. Ma anche dopo, nei momenti successivi all’agguato, quando è ormai di dominio pubblico l’omicidio del leader degli Irriducibili. In una chat di gruppo, l’ex autista scrive: “È morto il re, viva il re”.
