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venerdì, Luglio 26, 2024

Per due italiani su tre il 2023 è stato un anno negativo. Ecco cosa temono di più dal 2024

Il 2023 sta per terminare ed è tempo di bilanci. Per quasi due italiani su tre,  questo è stato un anno negativo per l’Italia (61%), solamente il 31% lo definirebbe positivo. È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato da Quorum/YouTrend per Sky TG24. Giudicano negativamente il 2023 per il Paese gli elettori dell’opposizione: l’anno è stato negativo per l’84% degli elettori Pd e per il 78% degli elettori del M5s. Il dato scende al 37% tra gli elettori di altri partiti di centrodestra e al 35% tra gli elettori di FdI (che invece lo reputano al 60% un anno positivo). Il fatto pubblico che ha più colpito nel 2023 gli italiani è il conflitto israelo-palestinese (20% di chi ha dato una risposta), seguito dal femminicidio di Giulia Cecchettin e di altre donne, poi le guerre in generale, il conflitto Russia-Ucraina, l’inflazione e la crisi economica.Con percentuali molto più basse vengono citati l’operato del governo, i disastri naturali e la crisi climatica, la morte di Silvio Berlusconi. Interessante notare che quasi un italiano su 3 non ha saputo fornire una risposta alla domanda. Lo scoppio del conflitto israelo-palestinese è anche l’evento ritenuto più importante del 2023, indicato dal 36% dei rispondenti. L’evento è seguito dal conflitto tra Russia e Ucraina (16%) e dall’alluvione in Emilia-Romagna (13%). L’omicidio di Giulia Cecchettin indicato dal 13% dei rispondenti. Oltre la metà degli intervistati non ha saputo indicare un nome alla domanda su chi sia stato il personaggio pubblico che più ha influenzato gli italiani nel 2023. Giorgia Meloni è il nome più detto (30% fra chi indica un nome), seguita da Sergio Mattarella e Papa Francesco. Il primo personaggio pubblico non istituzionale è Jannik Sinner. Il 2024 sarà un anno migliore del 2023 solo per il 28% degli italiani, mentre uno su tre non pensa sarà diverso (33%). Per il 31% sarà invece un anno peggiore o molto peggiore. Tra questi ultimi, il 47% è preoccupato dell’arrivo di una grande crisi economica.

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