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mercoledì, Ottobre 9, 2024

Marina di Cerveteri, cittadini contro il pesce mangia plastica

I membri del Comitato Cittadini di Cerenova e Campo di Mare hanno richiesto a gran voce la rimozione della struttura a forma di pesce collocata quattro anni fa su quello stesso tratto di spiaggia libera di Marina di Cerveteri in cui si tenne il Jova Beach party. L’intento di tale iniziativa era quello di sensibilizzare la lotta contro l’inquinamento, in particolar modo contro l’abbandono della plastica sule spiagge senza essere gettata negli appositi secchi. Il progetto era partito dalla stessa Regione Lazio e prevedeva persino il posizionamento di undici nuovi punti adibiti alla raccolta differenziata. L’iniziativa era nata con le migliori intenzioni, ma a distanza di quattro anni dall’avvio di quest’ultima i cittadini di Marina di Cerveteri hanno riscontrato due pericolose criticità del pesce mangia plastica: l’ossidazione del metallo con il quale è stata costruita la struttura, mettendo in risalto la possibilità che in uno stato del genere la stabilità del pesce potrebbe essere compromessa, e il mantenimento prolungato delle bottiglie all’interno della struttura, un aspetto potenzialmente nocivo per i bagnanti, poiché la plastica può rilasciare sostanze tossiche se esposta a lungo ai fenomeni atmosferici. Il Comitato ha trattato tale tematica, rilasciando a tal proposito anche il seguente comunicato: “Come Comitato Cittadini di Cerenova e Campo di mare abbiamo richiesto alla competente capitaneria di porto una valutazione urgente dello stato ed eventuale rimozione di una delle iniziative forse meno riuscite della precedente amministrazione. In occasione dell’iniziativa “Plastic Free Beach 2019 – Piano degli interventi straordinari per lo sviluppo economico del litorale laziale” ( D.G.R. n. 197 del 09/04/2019 ) la nostra frazione ricevette in dono un’opera esteticamente discutibile che avrebbe dovuto rappresentare l’amore per l’ambiente e la lotta ai rifiuti abbandonati. A distanza di 4 anni, lontani dall’aver vinto tale nobile battaglia, resta solo un enorme pesce metallico ossidato, che mostra al suo interno un enorme carico di bottiglie di plastica erose dal tempo. Ad oggi l’opera innovativa rappresenta un pericolo per i bagnanti che frequentano la spiaggia libera. Un possibile rischio strutturale, dati i visibili segni di estesa ossidazione sulla sua superficie che potrebbero comprometterne la stabilità. Ad esso è associato il rischio ambientale poiché è noto che le bottiglie di plastica, lasciate all’esposizione degli agenti atmosferici, rilasciano sostanze altamente tossiche, come antimonio e diossina. Per queste oggettive motivazioni abbiamo chiesto a nome dei cittadini, la rimozione urgente di tale struttura al fine di ripristinare la sicurezza sul nostro litorale, recuperando, al contempo la bellezza naturale delle nostre spiagge. comitatocerenovacampodimare@gmail.com, Tel. 3277451480”.

Simone Pietro Zazza

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