Con l’approvazione del bilancio triennale 2024-2026 il Comune arrivano nuovi fondi per i municipi. Si tratta di risorse messe a disposizione per garantire, con maggiore efficacia, la manutenzione del verde. Il primo atto dedicato al decentramento che l’amministrazione Gualtieri ha messo in campo è stato quello di assegnare ai municipi le aree verdi con una superficie inferiore ai 2 ettari. Ora ci sono anche delle risorse in più con le quali, gli enti di prossimità, potranno farvi fronte. In particolare sono stati assegnati 6 milioni che si sommano ai 4,5 già presenti nei bilanci municipali. In tal modo si arriva a 10,5 milioni di euro a disposizione per ciascun anno, dal 2024 al 2026. Significa aver messo a disposizione dei municipi 31,5 milioni di euro. Ci sono anche altre risorse su cui i minisindaci potranno fare affidamento. Il bilancio capitolino infatti destina loro, complessivamente 46,5 milioni. Come si arriva a questa cifra? Sommando ai soldi dedicati al verde decentrato, quelli finalizzati a manutenere i giardini scolastici. Per i prossimi tre anni ci sono 15 milioni: la metà di questi sono arrivati proprio con il nuovo bilancio. Fino ad oggi, i municipi, potevano disporre di 2,5 milioni l’anno (da ripartire per i 15 enti di prossimità) all’anno. Quella cifra è stata quindi raddoppiata. “Abbiamo calibrato l’allocazione delle risorse superando la spesa storica che, negli anni, aveva visto stratificarsi sperequazioni tra i diversi Municipi, attraverso una parametrazione dei trasferimenti ad ogni Municipio sulla base delle effettive consistenze del verde decentrato e del verde scolastico con le relative alberature” ha spiegato l’assessora all’ambiente Sabrina Alfonsi, secondo la quale, quello messo in campo, rappresenta “un segnale importante di equità e di rispetto istituzionale nei confronti delle amministrazioni municipali con le quali il riparto delle risorse è stato pienamente condiviso”. Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessora alla scuola Claudia Pratelli. “Con questo stanziamento consistente e stabile compiamo una scelta decisiva per la cura delle nostre scuole, dove gli spazi verdi non sono semplici pertinenze ma veri e propri luoghi dell’educazione”. Finanziare questi interventi, ha dichiarato Pratelli, ha un significato particolare sul piano pedagogico. Perché quello spazio è una sorta di “terzo educatore” e quindi “Potenziare la cura degli spazi verdi, a partire da quelli scolastici, significa tutto questo: scuole più belle, curate e innovative riguardo alle possibilità di didattica outdoor”.