giovedì, Dicembre 26, 2024

Rogo a Malagrotta: i nodi dell’inchiesta. Tra le ipotesi anche il dolo

Polveri sottili entro i limiti di legge. L’Arpa Lazio rende noti i risultati del monitoraggio della qualità dell’aria registrati dalle quattro centraline fisse che si trovano a 3,7 e 12 km dalla zona del rogo di Malagrotta. 
Attesi nelle prossime ore invece i dati dei campionatori installati a ridosso dell’incendio, che potranno fornire informazioni importanti anche sulle diossine.
Due giorni dopo l’incendio attenzione dunque alle conseguenze ambientali e sulla salute, ma anche inevitabilmente all’inchiesta della procura capitolina, che dovrà chiarire quanto accaduto nell’impianto. L’allarme è scattato subito, le sirene hanno suonato per ore. Da chiarire se tutti i dispositivi di spegnimento hanno funzionato correttamente. 
Per ora si procede per incendio e disastro colposi, in attesa di quanto sarà rilevato dagli inquirenti. Domani intanto la commissione parlamentare d’inchiesta sulle attività illecite legate al ciclo dei rifiuti effettuerà un sopralluogo nei pressi dell’impianto e avvierà una serie di audizioni, “per valutare la situazione di particolare gravità”, ha detto oggi il presidente Jacopo Morrone. In vigore intanto l’ordinanza emanata dal sindaco Gualtieri, che prevede il divieto per un raggio di 6 km di attività sportive, la raccolta e il consumo di prodotti alimentari.  E c’è preoccupazione anche per la ricaduta che il rogo potrebbe avere sulla raccolta dei rifiuti nella capitale. “Al momento nessun problema” fa sapere Ama. Su disposizione della procura sono intervenuti sul posto anche i carabinieri

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