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lunedì, Ottobre 7, 2024

Raffineria clandestina a Roma: il gasolio veniva miscelato con altre sostanze

I finanzieri del Comando Provinciale di  Roma hanno sequestrato un deposito clandestino di prodotti petroliferi contenente circa 230.000 litri di prodotti energetici oggetto di  illecita miscelazione e denunciato tre responsabili per i reati di  contrabbando e detenzione di materiali pericolosi. I militari del  Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria Roma, insospettiti  dall’anomalo transito di un autoarticolato con targa polacca in una  zona periferica della Capitale, visto poi giungere in un’area priva di insegne e riferimenti, hanno individuato all’interno di uno spazio di  5.000 mq, una vera e propria raffineria clandestina dove erano in  corso operazioni di miscelazione di gasolio di contrabbando con altre  sostanze, tra cui olii esausti, toluene e metanolo, in grado di  ”allungare”, diluendolo, il prodotto destinato a ignari  automobilisti. Nel corso delle operazioni i finanzieri hanno localizzato un  laboratorio chimico clandestino dove erano custodite formule e  istruzioni per le miscelazioni in atto e per quelle ancora in fase di  perfezionamento, e hanno rinvenuto la strumentazione necessaria a  miscelare il prodotto petrolifero con sostanze fortemente inquinanti,  non idonee ad essere bruciate all’interno dei motori termici degli  autoveicoli e per tale ragione vietate. Nell’area sono stati infine  rinvenuti due serbatoi interrati, realizzati per la custodia di  prodotto già miscelato, accessibili solo attraverso l’azionamento di  un particolare meccanismo meccanico, autoarticolati e un veicolo  allestito per il ”pronto intervento”, in grado di trasportare 2000  litri tra gasolio e benzina da sversare nei serbatori degli impianti  richiedenti. Attraverso le miscelazioni clandestine, gli organizzatori della frode riuscivano ad aumentare le quantità di prodotto energetico da rivendere, quasi fino a raddoppiarlo, in totale evasione d’imposta ed  a prezzi quindi più bassi rispetto a quelli di riferimento. Le attività hanno permesso di raccogliere gravi indizi di colpevolezza in ordine alla sussistenza del reato di contrabbando di prodotti  petroliferi a carico di due cittadini italiani e uno polacco, accusati ora di aver operato illecite miscelazioni di prodotti petroliferi.     

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