“So che gli inquirenti stanno andando avanti in maniera serrata, non sono esaurite le persone attinte da provvedimenti cautelari”. Lo ha detto l’avvocato della madre di Alexandru Ivan, Fabrizio Gallo, al termine dei funerali del 14enne a Valmontone. “Oggi è una giornata importante – ha aggiunto – ed è stata molto commovente perché c’erano tutti i ragazzi, è stato un bellissimo funerale, vuol dire che Alexandru era molto amato da tutti. Lasciamo questo giorno alla memoria. So che gli inquirenti stanno andando avanti in maniera serrata, non sono esaurite le persone attinte da provvedimenti cautelari. So che ci sono altri soggetti che erano presenti nelle autovetture, sono stati sparati piu’ di 15-20 proiettili, sono state accertate almeno due o tre armi dalle quali sono partiti i colpi. E’ raccapricciante che a Roma ci sia un far west del genere e che abbia perso la vita una persona totalmente innocente, un ragazzo di 14 anni”, ha concluso.
È arrivata allo stadio dei Gelsi di Valmontone, in provincia di Roma, la salma di Alexandru Ivan, 14enne ucciso nella notte tra il 12 e il 13 gennaio nel parcheggio della stazione Metro C Pantano a Montecompatri. La bara, di colore bianco, è stata posta davanti alla gazebo dove viene celebrata la funzione. Gli officianti sono, padre Iosif Ciontu, Parroco della chiesa ortodossa di Valmontone San Arcidiacono Stefano, che battezzò Alexandru, e padre Gabriel Apopei, parrocchia ortodossa romena San Gregorio Magno a Torre Angela. Accanto alla bara sono state disposte diverse corone di fiori. Le persone presenti hanno accolto la salma con alcuni canti, ai quali è seguito un lungo momento di silenzio. Nel pubblico, alcuni ragazzi reggono dei palloncini. Uno di questi, di colore azzurro, porta la scritta “sempre nel mio cuore, la tua migliore amica Noemi”.Si sarebbe dovuto celebrare nella nella parrocchia ortodossa di Santo Stefano a Valmontone. Ma la previsione è che a voler dare l’ultimo saluto ad Alexandru Ivan sarebbero stati in tanti in centinaia. Per questo il sindaco della cittadina dove risiedeva il quattordicenne ucciso la notte tra il 12 e il 13 gennaio, ha autorizzato l’apertura dello stadio comunale per la cerimonia prevista per le 14.30. La procura di Velletri nei giorni scorsi ha dato il nulla osta al dissequestro della salma, dopo l’autopsia effettuata nel reparto di Anatomia Patologica del policlinico di Tor Vergata. Due i sospettati attualmente in stato d’arresto per quell’omicidio. Si tratta dei cugini Corum e Dino Petrov, 24 e 31 anni. Sono indagati per concorso in omicidio. I carabinieri del gruppo di Frascati cercano di stabilire altre responsabilità tra quanti quella notte avrebbero partecipato a quella spedizione punitiva nel parcheggio del capolinea della metro C a Pantano. Il bersaglio, secondo quanto fin qui appurato, era Tiberius Maciuca, il patrigno della vittima e quell’incontro finito in tragedia sarebbe stato frutto di un appuntamento fissato per “chiarirsi” dopo una violenta lite. Poco prima infatti, uno dei due arrestati, Dino Petrov, avrebbe sferrato una tesata in bocca a Maciuca in un bar alla periferia di Roma. Diverse le telecamere di videosorveglianza attive nel parcheggio: quella di una stazione di servizio, di una farmacia, di un ristorante e di una tabaccheria. Immagini ora al vaglio degli investigatori che serviranno a stabilire quante auto e quante persone esattamente hanno partecipato a quella resa dei conti.