Non è la prima presentazione-spettacolo di un libro a cui abbiamo assistito. Ma ieri sera, nella sala superiore del Museo Nazionale Archeologico di Cerveteri, si è svolta la presentazione perfetta. Se qualcuno vorrà presentare un libro a Cerveteri, e non solo, sarebbe bene che la prenda come riferimento. Accorgersi solo ai saluti finali che erano passate già un’ora e mezza dall’inizio, è stato il chiaro segno di quanto sia stata coinvolgente ed efficace la presentazione. Cominciamo dai protagonisti della serata: la scrittrice Daniela Alibrandi e il suo romanzo “I misteri del vaso Etrusco”, edito da Edizioni Universo. Abbiamo avuto l’onore e il piacere di intervistare Daniela Alibrandi qualche settimana fa. Troverete l’intervista al link https://baraondanews.it/daniela-alibrandi-le-mie-storie-non-sono-solo-noir-sono-romanzi-tridimensionali/. Per questo non mi dilungo troppo sul presentare la prolifica scrittrice, pluripremiata con importanti riconoscimenti a livello nazionale e internazionale, e con al suo attivo decine di edizioni, anche in lingua inglese. Il romanzo, pur non citando mai esplicitamente Cerveteri, è ambientato in un paese e in un contesto sociale dove non si fa fatica a riconoscere la nostra città. Non solo per il suo legame con il mondo e l’eredità etrusca, ma anche per la natura dei suoi abitanti. Che facilmente si possono riconoscere nei personaggi del romanzo, e nelle storie che vi sono raccontate. Ed è questa una delle qualità del romanzo. Riuscire a parlare di Cerveteri, della sua storia, delle sue persone e della sua identità più profonda, senza mai nominarla nemmeno una volta. Quali sono stati gli ingredienti di questa performance a cui hanno assistito numerose persone, molte in piedi? Il format è quello collaudato del regista e attore Agostino De Angelis, e perfettamente orchestrato dalla bravissima Desirèe Arlotta, Presidentessa di ArcheoTheatron. La presentazione del libro, e della sua autrice, è stata intervallata da letture e da rappresentazioni teatrali di brani del romanzo. Protagonisti, oltra al grande Agostino De Angelis, le bravissime attrici Maria Pia Gallinari, Eleonora Pini e gli allievi del corso di Cinema Santa Marinella Viva di Sonia Signoracci: Monia Marchi, Riccardo Frontoni, Andrea Vella, Nerina Piras, Riccardo Dominici e Filippo Soracco. È giusto ricordarli tutti. Altro ingrediente fondamentale è stata la location. Essere ospitati nel Museo Archeologico di Cerveteri è sicuramente un grande privilegio. Soprattutto se ad aprire la manifestazione è il Direttore del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia in persona: Vincenzo Bellelli. Direttore che ha ricordato come il Parco e il Museo siano di tutti i Cerveterani. E che sia importante viverli non solo nelle prime domeniche del mese. E che, per questo, abbia da tempo messo a disposizione degli abitanti di Cerveteri un abbonamento annuale a un prezzo poco più che simbolico. Non possiamo naturalmente dimenticare chi ha dialogato, con leggerezza e misura, con la scrittrice: il giornalista e scrittore, nonché direttore di BaraondaNews, Riccardo Dionisi. Che ha sottolineato come sia importante la presenza, nella nostra città, di persone come Daniela Alibrandi. Che questo territorio lo raccontano, e che gli donano un’identità che può essere trasmessa e ricordata. Lo stesso che fa, da anni, Agostino De Angelis. Chiudiamo ricordando il sentito intervento iniziale della vice Sindaca, nonché Assessora alla Cultura, Federica Battafarano, e la presenza in sala di numerosi Consiglieri di opposizione. Da segnalare anche il patrocinio della Regione Lazio a questa manifestazione, che è stato reso possibile grazie all’interessamento dell’Assessore Simona Renata Baldassarre in quota Lega, e del Commissario Lega Salvini Premier Cerveteri, Roberto Menasci.