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mercoledì, Luglio 24, 2024

Draghi: “Nell’Unione europea c’è un immenso bisogno di investimenti”

Mario Draghi, incaricato di stilare il rapporto sulla competitività dalla Commissione Ue, ha incontrato all’Eurocamera i presidenti delle commissioni parlamentari. “La strada da percorrere per recuperare la nostra competitività è complessa, in particolare in termini di mobilitazione del massiccio fabbisogno di investimenti”, ha spiegato Draghi che ha sottolineato la necessità di essere competitivi per mantenere i nostri sistemi di welfare e preservare i valori fondamentali europei. L’ex premier ha chiesto di ritrovare la capacità di agire collettivamente e per l’interesse collettivo. “Mi hanno chiesto al termine di Ecofin quale sia l’ordine delle riforme necessarie per l’Ue, quale sia l’ordine non lo so, ma per favore, è il momento di fare qualcosa, decidete voi cosa ma per favore, si faccia qualcosa, non si può passare tutto il tempo a dire no”. Lo ha detto Mario Draghi parlando ai presidenti delle commissioni dell’Eurocamera riuniti sul dossier competitività, sul quale l’ex premier è stato incaricato di compilare un report. Lo scambio ha mostrato quanto sia globale e complessa la strada da percorrere per recuperare la nostra competitività, in particolare in termini di mobilitazione del massiccio fabbisogno di investimenti. Draghi ha sottolineato la necessità di essere competitivi per mantenere i nostri sistemi di welfare e preservare i nostri valori fondamentali. L’ex premier ha chiesto di ritrovare la capacità di agire insieme e per l’interesse collettivo. In questi mesi però sono state fatte diverse ipotesi sul suo futuro: segretario generale della Nato, guida del Global Gateway o presidente della Commissione europea, senza dimenticare le voci che lo vorrebbero sempre in pista come nostro prossimo presidente della Repubblica. Difficile però immagine per Mario Draghi una sorta di ritiro dalle scene nazionali e internazionali, continuando semplicemente a fare il “nonno” proprio in uno dei momenti più delicati non solo per l’Italia, ma per tutto l’Occidente. Ecco allora che è arrivata la chiamata di Ursula von der Leyen: “Ho chiesto a Mario Draghi, una delle grandi menti economiche europee, di preparare un rapporto sul futuro della competitività europea”. Dopo mesi di silenzio, Mario Draghi prima dello scorso Natale ha rilasciato una intervista al Corriere della Sera dove ha fatto un bilancio della sua esperienza di governo, parlando poi dei suoi piani per il presente e per il futuro. “Sto sperimentando un po’ di tempo libero – ha dichiarato Draghi al Corriere -. Faccio il nonno, ho quattro nipoti . E mi godo il diritto dei nonni di poter scegliere che cosa fare. Anche per questo ho chiarito che non sono interessato a incarichi politici o istituzionali, né in Italia né all’estero”. Negli ultimi tempi così l’ex presidente del Consiglio si è limitato a pochi e selezionati interventi pubblici, come per esempio quello al National Bureau of Economic Research, un’organizzazione no-profit statunitense di ricerca in campo economico-finanziario. Il prossimo anno però si liberano diverse poltrone che fanno gola a tanti – Nato, Commissione europea e Fondo monetario internazionale – anche se per quanto riguarda l’Alleanza atlantica in pole ci sarebbe Ursula von der Leyen. Nel frattempo la Commissione europea lo vorrebbe arruolare per preparare un rapporto sul futuro della competitività europea, il tutto probabilmente nell’ottica della riforma del Patto di Stabilità.

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