In Campidoglio riunita l’Assemblea Capitolina sullo stato dell’economia della città. Tra interventi e proteste. “Sono due i percorsi sostanziali: dobbiamo migliorare la capacità amministrativa, il Comune sta facendo sforzi ma dobbiamo spingere tantissimo su digitalizzazione e formazione del personale. Obiettivi chiari e tempi certi sono fondamentali. Poi c’è la qualità dei servizi”, ha detto il presidente di Unindustria Camilli.
“Oggi – ha aggiunto – uno degli elementi decisivi per chi sceglie un posto di lavoro è la qualità della vita. Abbiamo molto apprezzato la scelta del termovalorizzatore e lo ribadiamo: nel 2020 commissionammo un rapporto a Enea da cui emerse che era l’investimento più razionale da ogni punto di vista. Serve ora dunque uno sforzo corale. Altro tema è l’aumento della consapevolezza che abbiamo un territorio di impresa e di industria perché abbiamo delle eccellenze che vanno sostenute. Va infine riaperta la discussione sui poteri di Roma Capitale”.
“Negli ultimi vent’anni – ha detto ancora Camilli – abbiamo perso valore aggiunto pro-capite e i motivi li sappiamo: pochi investimenti pubblici e questo influisce anche sugli investimenti privati e l’attrattività del territorio. Questo ha portato a una stagnazione: le grandi imprese sono sempre le stesse, non riusciamo ad attrarne altre; le piccole non crescono abbastanza da cogliere i progressi dell’innovazione come la transizione digitale. Elementi di positività ce ne sono molti – ha concluso però – abbiamo risorse da mettere a terra, un sistema universitario e della ricerca importante. Tutto questo ci può consentire l’ambizione di riprendere un discorso di crescita importante, altrimenti non riusciremo a creare la ricchezza per i nostri territori”.
Antonella Magliocco, direttrice della sede di Roma di Bankitalia
“Dai primi dati disponibili del 2023 si evincono prospettive incoraggianti per l’economia romana”. Ha spiegato la direttrice della sede romana di Bankitalia Antonella Magliocco.
“Segnalo tre aree di interesse – ha detto – gli investimenti pubblici: nel 2023 la spesa in investimenti fissi lordi di Roma Capitale e’ aumentata del 140 per cento rispetto all’anno prima, un valore nettamente superiore rispetto agli altri comuni italiani la cui spesa e’ cresciuta in media del 38%. La spesa pro-capite pero’ rimane al di sotto, a 190 euro contro 281”. Seconda area: “il settore turistico ha continuato a crescere: nel 2023 le presenze sono cresciute negli hotel del 46% e superano nel 2,6% i valori prepandemici, e il 2019 fu un anno felice per il turismo. Infine la qualita’ della vita: l’analisi
periodica dell’Ue del 2023 mostra miglioramenti rispetto al 2020 pur rimanendo al di sotto delle principali capitali europee.
Auspichiamo che Roma possa tradurre il suo ampio potenziale in sviluppo, coesione, inclusione sociale e qualita’ della vita dell’intera comunita’”. “Ci auguriamo – ha detto ancora Magliocco facendo riferimento al report di Bankitalia 2001-2021 – di aggiornare prossimamente il nostro rapporto, ma riteniamo che nella ricerca condotta si possono gia’ trovare delle informazioni utili: miglioramento
delle infrastrutture e della qualita’ dei servizi pubblici, l’ammodernamento dell’amministrazione, lo sfruttamento ottimale delle risorse pnrr, il rafforzamento del sistema delle imprese e il miglioramento della governance del turismo per mitigare gli effetti della congestione: il Giubileo puo’ essere una occasione per affrontare il cambiamento”.
Il presidente di confesercenti Roma Walter Giammaria
“Io saro’ una nota stonata: noi abbiamo fatto degli incontri con i presidenti dei gruppi consiliari perche’ il commercio a Roma non va bene. Se andiamo in giro troviamo negozi chiusi: sono circa 12 mila. egli ultimi cinque anni ne hanno chiusi 5.000 nell’indifferenza”. Lo ha detto il presidente di Confesercenti Roma Walter Giammaria. “Non e’ solo un problema di crisi economica ma di pianificazione – ha detto – si aprono i centri commerciali e si svuotano le strade. C’e’ il problema dell’online, che non pagano le tasse mentre noi le paghiamo qua in Italia e non si capisce perche’ i gruppi politici che rappresentate non intervengano. Non ci meravigliamo se muore il commercio e muore la citta’: senza commercio non ci saranno strade sicure”. “A Roma – ha detto ancora – ci sono 20 mila abusivi che
nessuno manda via. Una concorrenza sleale: 2,350 miliardi di merce contraffatta. Chiediamo al Sindaco un tavolo permanente su questo, non possiamo fare cose sporadiche.
Romolo Guasco, Ad di Confcommercio Roma
“Il nostro osservatorio parla di 2.240 imprese del commercio in meno nell’ultimo anno. e’ una situazione di transizione, non semplice. I tempi di realizzazione delle opere saranno essenziali per far ritrovare alle imprese fiducia e ottimismo”, ha detto l’Ad di Confcommercio Roma Romolo Guasco. “Abbiamo altri tre obiettivi adesso – ha detto ancora – c’e’ bisogno di riqualificare il tessuto commerciale del centro storico di Roma. La sfida e’ bloccare gli investimenti di bassa qualita’ e favorire l’eccellenza, almeno nella zona Unesco. Poi bisogna valorizzare gli esercizi di vicinato in molti quartieri residenziali, che e’ quello che ha sofferto di piu’ ma che puo’ portare alla valorizzazione sociale dei quartieri. C’e’ infine la battaglia nazionale sulla cedolare secca sulle erogazioni commerciali, che confcommercio propone da tempo al Governo, accompagnata dalla riduzione dei canoni di locazione. Inoltre – ha concluso Guasco – la repressione dell’abusivismo commerciale. Bisogna essere ottimisti, i problemi ci sono ma noi siamo per il lavoro comune”.
La protesta di lavoratrici dell’Ama
L’Assemblea è stata interrotta da un gruppo di lavoratrici dell’Ama che con urla e striscioni ha chiesto le dimissioni del presidente Daniele Pace in riferimento, alla denuncia per molestie presentata contro di lui nei mesi passati da una dirigente, che Pace ha però sempre respinto. La presidente dell’Assemblea Svetlana Celli ha sospeso la seduta e ha assicurato alle lavoratrici che sarebbero state ricevute in un altro momento per parlare della questione. La seduta è ripresa pochi minuti dopo.
Il Sindaco Roberto Gualtieri
Per consolidare il rilancio economico di Roma servono leggi strutturali e una prospettiva condivisa. Lo ha detto il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. “Stiamo lavorando a una prospettiva per i prossimi 15-20 anni per rilanciare l’economia di Roma – ha detto – dobbiamo introdurre elementi di visione con orizzonti al 2030 e al 2025. Ben vengano tutte le proposte che aiutano a rafforzare il lavoro in questa direzione. Tutto questo va ancorato pero’ a leggi speciali per Roma, serve una legge per le metropolitane di Roma come Capitale: se vogliamo realizzare la Metro D, i prolungamenti delle linee A e B dobbiamo dotarci di leggi che ci aiutino a individuare un piano di sviluppo sul lungo periodo. Si tratta di un intervento a beneficio di tutti, perche’ non sappiamo chi di noi governera’ nei prossimi anni. Facciamo questo lavoro insieme – ha concluso Gualtieri – per mettere in campo strumenti pluriennali, in modo che questo momento di rilancio della citta’, un domani, non sia il ricordo di un momento felice ma segni il punto di partenza per la crescita della nostra citta’. Spero che su questa comune responsabilita’ si possa registrare una convergenza piu’ larga possibile”.