venerdì, Novembre 22, 2024

La Valigia

Versi & Arte per il Futuro
rubrica a cura di Luisa Guarracino

È tutto qui.

Non voleva più
bagagli pesanti
ma un po’ di quell’ Amore
ché fa fiorire
il cuore,
eppoi parole nuove.

Le lasciarono
valigie piene
di ego straripanti.

Grida,
e inutili pianti,
chi di potere geme.

Il vuoto intorno.

Non hanno voce
le lacrime
degli innocenti.

In in tempo in cui chi grida, urla fa parlare, crea consenso, è difficile dare voce agli innocenti.
La bufera che alimenta la violenza nasconde persino le lacrime di coloro che colpe non hanno.
L’ Arte ha il compito di dar voce all’umanità silente.

Le opere che vedete sono di Silvana Spampinato nata a Catania nel 1966 ma emigrata a Torino.
Autodidatta, intinge il pennello con grande forza negli acquerelli e sembra voglia riportare nei suoi dipinti i colori della Sicilia

Sono tinte accese, luminose che creano un atmosfera quasi naif, fiabesca.
Vuole trasferire il “lieto fine” ai piccoli alunni della scuola dell’infanzia dove insegna.
Si rifiuta di mostrare loro la realtà così delicata; attinge dalla giocosa età per restituirle i sogni.
Silvana sostiene che i più piccoli, oggi, sono sottoposti ad un moto frenetico e poco rispettoso della evoluzione infantile.
L’artista concede ai suoi bambini l’ onirico per ritrovarsi, insieme, in un mondo luminoso e felice.
È consapevole del peso di un tempo difficile che non intende dipingere.
La sua donna piegata cela appena il disappunto verso i troppi ostacoli disseminati nel nostro vivere.

La sua Arte non ha regole, l’ispirazione nasce da un pensiero e mai da un concetto.
L’Arte sua più grande passione” perché le permette di uscire fuori dagli schemi reali dove può creare un mondo di colori vivaci ed emozionali.
Sperimenta nuove tecniche e passa dall’acquerello agli acrilici e poi ancora alla pittura ad olio perché senza limiti.

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