Domenica 12 maggio, come 50 anni fa, come nel 1974: la Lazio si laureava campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Era la squadra del maestro, Tommaso Maestrelli, ma anche di Chinaglia, D’Amico, Garlaschelli, Re Cecconi, Wilson e Oddi, tra gli altri. Domani prima della partita al campo di Tor di Quinto, dove si allenava la Lazio, il lancio dei paracadutisti per celebrare il cinquantesimo, poi la festa allo stadio Olimpico, prima di Lazio-Empoli, prevista per le 12.30. Presenti tutti i grandi campioni del passato. Poi il calcio. Cancellare e ripartire: queste le parole d’ordine a Formello e Trigoria e Ferentino. La Lazio deve dimenticare il passo falso di Monza e riprendere la corsa Champions. La Roma scordare l’amarezza di Leverkusen e puntare Bergamo. Tre i turni mancanti alla fine del campionato e non si può fallire. Domenica sera poi la Roma affronterà l’Atalanta in un gara da dentro fuori: appaiate in classifica, ma i bergamaschi devono recuperare un turno, in palio c’è il quinto posto. De Rossi deve fare a meno di Spinazzola, ma recupera Dybala. In coda il tonfo del suo Frosinone con l’Inter di ieri sera complica i piani di Di Francesco. La cinquina subita allo Stirpe deve essere digerita in fretta. Ora alla quota salvezza mancano solo due turni.
