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mercoledì, Luglio 24, 2024

Accolto il ricorso, Ilaria Salis va ai domiciliari a Budapest

Clamorosa svolta nel caso di Ilaria Salis: è stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali della militante milanese in carcere a Budapest, che ora può quindi uscire di cella e andare ai domiciliari. Il ricorso era stato presentato dagli avvocati contro la decisione del giudice Jozsef Sós, che nell’ultima udienza del 28 marzo scorso le aveva negato i domiciliari, sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta, quindi la 39enne insegnante e attivista, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere della capitale ungherese, dove si trova da oltre 15 mesi con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale. “Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare”: così il padre Roberto commenta la decisione. “Non è ancora fuori dal pozzo – ha aggiunto poi il padre di Ilaria – ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo”. “Siamo molto soddisfatti, finalmente finisce questo incubo per Ilaria ma la sua battaglia continua” commentano invece Mauro Straini ed Eugenio Losco, i due legali italiani della donna. Anche il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, nel corso del Question Time alla Camera si unisce alla gioia di avvocati e parenti per la notizia: “Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo ricevuto sulla concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis”.

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