Ennesimo «teatrino, poco efficace» quello andato in scena ieri in massima assise cittadina, come evidenziato dal consigliere d’opposizione, Luigino Bucchi. Ancora una volta, protagonisti, gli otto consiglieri “dissidenti”. Oggetto del contendere una variazione di bilancio relativa al servizio cultura presentata poco prima dall’assessore al Bilancio, Alessandro Gnazi, e che prevedeva lo spostamento di alcune somme tra capitoli relativi proprio il servizio cultura. Su questo punto gli otto dissidenti (di Cerveteri democratica e Governo civico) avevano dapprima presentato un emendamento chiedendo lo stop a questo spostamento, con il consigliere Gazzella che durante il suo intervento ne ha approfittato per annunciare le sue dimissioni da presidente della Commissione bilancio perché «mai messo in condizione di dare il contributo che volevo a questa amministrazione».Un “ostruzionismo” che sarebbe alla base, come sottolineato sempre da Gazzella, alla base della crisi interna alla maggioranza. Dopo una serie di interventi, tra i quali quello del consigliere e segretario del Pd, Giuseppe Zito che ha evidenziato come sia arrivato «il momento di essere seri con i cittadini» definendo la presentazione dell’emendamento uno «strampalato tentativo di mettere in difficoltà quello che resta della maggioranza»; l’emendamento è stato ritirato con la variazione approvata da tutti i consiglieri comunali di maggioranza, compresi gli otto dissidenti che hanno tenuto a evidenziare come la cosa importante da capire è «cosa accadrebbe se non lo approvassimo» come affermato dal consigliere Galli.