Mentre la maggioranza prova a ricucire i rapporti tra quel che rimane della maggioranza del sindaco Gubetti e gli otto consiglieri dissidenti, c’è chi dai banchi dell’opposizione prova a rilanciare nuovamente un argomento rimasto nel cassetto per mesi: quello della nuova provincia “Porta d’Italia”. Del “divorzio” con Città Metropolitana di Roma Capitale si era già discusso in consiglio a Ladispoli, Santa Marinella, Fiumicino e Civitavecchia con le massime assisi cittadine che avevano scelto la nuova opzione, ossia il distacco da Roma, e la costituzione della nuova provincia. Argomento mai affrontato sul territorio etrusco con il sindaco Gubetti che già agli albori del progetto aveva esternato le sue perplessità tanto che mentre gli altri sindaci (Tidei, Grando, Baccini e Tedesco) avevano portato il punto in consiglio comunale, a Cerveteri non era mai approdato in aula. Almeno non fino ad oggi. L’appuntamento è fissato per il 18 giugno alle 18. A richiederlo i consiglieri d’opposizione Accardo, Bucchi, Orsomando, Ramazzotti, Paolacci, Piergentili, Pavin, Fondate e Vecchiotti. Bisognerà ora capire in che direzione muoverà il resto dell’aula. Con molta probabilità l’argomento potrebbe far trovare una quadra all’interno della maggioranza con il sindaco che già aveva espresso le sue perplessità e che dunque potrebbe indirizzare il voto dei “fedeli” in una direzione opposta a quella dell’opposizione. Stessa strada che potrebbe essere intrapresa anche dal gruppo “dissidente”. Alessio Pascucci, coordinatore di Governo civico è infatti attualmente consigliere metropolitano. Un voto favorevole alla costituzione della nuova provincia da parte dei consiglieri a lui legati non sembra infatti un’ipotesi plausibile. Intanto, a proposito di fratture all’interno della maggioranza di Gubetti, dopo il primo tentativo caduto nel vuoto, nei giorni scorsi il primo cittadino ha incontrato i due gruppi. «Un incontro positivo» lo ha definito il primo cittadino. «Ci siamo ritrovati sugli obiettivi importanti che dobbiamo raggiungere per il bene della nostra città». Per il sindaco un «primo passo verso una ricucitura».