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martedì, Luglio 23, 2024

Migranti, barca si capovolge nel mar Jonio: almeno 50 dispersi

Doppia tragedia migranti nel Mediterraneo. Una cinquantina di persone risultano disperse a causa del ribaltamento, a circa cento miglia dalla costa della Calabria, della barca a vela sulla quale viaggiavano. La nave Nadir ha invece soccorso al largo della Libia e a sud di Lampedusa 51 migranti a bordo di un’imbarcazione di legno in difficoltà. “Il salvataggio è arrivato troppo tardi per 10 persone”, fa sapere la ong ResQship. In soccorso dell’imbarcazione ribaltatasi al largo della Calabria è arrivato un mercantile, che ha messo in salvo i 12 superstiti, tra i quali una donna incinta, su un’unità della guardia costiera, che è poi approdata a Roccella Ionica. In porto è stato trasferito anche il cadavere di una donna morta dopo essere finita in mare. I profughi che viaggiavano a bordo dell’imbarcazione erano partiti da un porto della Turchia. Sulla barca al largo di Lampedusa, le 10 persone morte si trovavano nel ponte inferiore, che era completamente allagato. Il motore era in avaria. La segnalazione è arrivata da Alarm Phone. In accordo con le autorità, l’imbarcazione è stata traghettata verso Lampedusa. L’equipaggio della ong ha evacuato i 51 superstiti, tra i quali due erano privi di sensi e sono stati liberati con l’aiuto di un’ascia. Reqship su X scrive che “le persone svenute stanno ricevendo cure mediche e sono in attesa di un’evacuazione di emergenza. Il nostro pensiero va alle loro famiglie. Siamo arrabbiati e tristi”. Complessivamente, nella notte sono arrivati a Lampedusa 173 migranti dopo che le motovedette della guardia di finanza e della guardia costiera hanno soccorso tre imbarcazioni. Sulla prima c’erano 103 persone, tra le quali due minorenni, tra bengalesi, sudanesi, siriani ed egiziani che hanno detto di essere partiti da Zawia in Libia. Identica provenienza hanno i 27 migranti, compresi due minorenni e quattro donne, che erano su un barchino di 6 metri soccorso dalla Cp319. i 43 bengalesi ed egiziani che si trovavano sul natante di 9 metri hanno invece preso il largo da Garabulli, sempre in Libia. Tutti sono stati portati all’hotspot di Contrada Imbriacola, dove al momento ci sono 308 persone. La prefettura di Agrigento ha disposto l’imbarco di 150 migranti, diretti verso Porto Empedocle. Sembra che la guardia costiera greca abbia causato la morte di decine di migranti nel Mediterraneo in un periodo di tre anni, secondo alcuni testimoni citati in un’analisi della Bbc. Tra le vittime ci sarebbero anche nove persone che sarebbero state deliberatamente gettate in acqua. Secondo quanto riporta l’emittente, oltre 40 persone sarebbero morte per essere state costrette a lasciare le acque territoriali greche o per essere state riportate in mare dopo aver raggiunto le isole della Grecia. La guardia costiera greca ha respinto fermamente ogni accusa. La Bbc ha analizzato 15 incidente avvenuti tra maggio 2020 e maggio 2023, che avrebbero provocato 43 morti. Le fonti iniziali sono state principalmente i media locali, le ong e la guardia costiera turca. Almeno in quattro casi, ha spiegato l’emittente, si è riusciti a corroborare i resoconti parlando con testimoni oculari. In cinque incidenti, i migranti hanno affermato di essere stati gettati direttamente in mare dalle autorità greche. In quattro di questi casi hanno spiegato come fossero sbarcati sulle isole greche e subito braccati. In molti altri incidenti, riferisce ancora la Bbc, i migranti hanno affermato di essere stati caricati su zattere gonfiabili senza motore che poi si sono sgonfiate o sembravano essere state forate.

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