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lunedì, Agosto 26, 2024

Aumento Tari, scatta l’allarme rosso anche nel Comune di Viterbo

Aumento dell’inflazione e conflitti globali sono le principali cause che hanno determinato incrementi generalizzati dei costi di energia e materie prime, con conseguenze dirette sulle tasche dei cittadini. L’effetto immediato sarà infatti un aumento della Tari, la tassa comunale sui rifiuti, che sta crescendo in tutta Italia e che, secondo una stima della Uil, è già aumentata mediamente del 7% negli anni scorsi. Un peso considerevole per tutti i Comuni italiani, in particolare per quelli del sud dove i livelli di raccolta differenziata sono più bassi. Quest’anno, tuttavia, la situazione si preannuncia molto più gravosa. Anche al Comune di Viterbo è scattato l’allarme rosso: l’aumento potrebbe superare abbondantemente il 15 per cento. Secondo l’ex sindaco Giovanni Arena, che ha lanciato un allarme pochi giorni fa, l’aumento potrebbe addirittura arrivare al 30%. L’Autorità per la regolazione delle reti e delle energie impone ai Comuni di determinare la tassa tenendo conto del costo del servizio e dell’inflazione degli ultimi due anni. In particolare, nel 2022 l’inflazione fu del 4,5% e nel 2023 raggiunse l’8,8%. Lo scorso anno l’amministrazione Frontini decise di mantenere inalterata la tassa per non gravare sui cittadini, ma quest’anno sarà difficile evitare inasprimenti.

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