Pubblicate in primavera le graduatorie per i posti negli uffici provinciali di Viterbo: nella lista degli idonei alcuni politici, e diversi familiari di chi riveste cariche pubbliche nei Comuni della Tuscia, ma, stando alle parole di un esperto di diritto amministrativo, sembrerebbe tutto in regola. Ha fatto infatti scalpore un articolo pubblicato ieri su Repubblica.it, con nomi e cognomi di politici e loro familiari che avrebbero superato le prove di concorsi banditi dalla Provincia di Viterbo: le graduatorie sono state pubblicate in primavera, con i relativi punteggi delle prove sostenute e la posizione. ”Sembrerebbe non ci sia nessuna irregolarità tra gli idonei” spiega l’avvocato Pietro Porri di Viterbo ‘è giusto che la cittadinanza si interroghi su questo fatto, ma se non ci sono state irregolarità non si possono fare illazioni. I casi di irregolarità si presentano se si tratta di incarico assegnato, oppure se il concorso è stato bandito ad personam, cioè con caratteristiche ritagliate su un soggetto specifico. In questo caso non sembra sia così”. In effetti tra i vincitori e gli idonei ci sono tante persone che non hanno niente a che vedere con la politica, e tutte hanno dovuto sostenere delle prove che, a giudicare dalle graduatorie pubbliche, hanno superato. La legge in effetti prevede, anche in altri ambiti della Pubblica Amministrazione, a parenti di appartenenti di partecipare a concorsi, come nelle Forze Armate o nella scuola, purchè si posseggano i requisiti e si superino tutte le prove, senza sconti per nessuno. ”Anche il fatto che siano stati nominati più idonei dei posti disponibili è regolare – continua l’avvocato Porri – e la lista può essere utilizzata dalla Pubblica Amministrazione come bacino: essere idonei vuol dire essere in linea con gli standard richiesti dall’amminjstarzione”.
