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martedì, Luglio 23, 2024

Corrado Melone, il dirigente Agresti va in pensione

È ufficiale. Il dirigente scolastico della Corrado Melone, Riccardo Agresti va in pensione. Al suo posto arriverà il professor Francesco Panico. «A questo punto – scrive il preside – anche le più piccole speranze di rimanere a dirigere questa scuola, che ho amato e per la quale ci ho “messo sempre la faccia”, assumendomi sempre tutte le responsabilità pur di far avere ai ragazzi la didattica migliore possibile, pagando di persona per le mie scelte, sono ormai spente».

Il preside, aveva infatti chiesto all’ufficio regionale scolastico uno slittamento dei tempi sul suo pensionamento, che a quanto pare non è stato accolto. «Ovviamente – assicura – resterò a dirigere la scuola fino al 31 agosto, per organizzare le ultime attività di cui posso ancora assumermi la responsabilità, fino a chiudere definitivamente la mailing list scolastica che è un progetto che fu presentato e gestito da me e che inizialmente ebbe tante polemiche, ma che poi si è rivelato essere il contatto diretto tra scuola e genitori. Al nuovo dirigente auguro di mantere altissimo il livello di eccellenza della nostra scuola». Parole di elogio, da parte di Agresti, nei confronti del personale docente dell’istituto comprensivo di via de Begnac. «Nei miei saluti desidero esprimere ammirazione per tutti i docenti, anche di quelli delle scuole che non ho diretto e che non conosco, perché so quanto la scuola italiana si regga solo grazie al loro lavoro, quello di una comunità bistrattata, ma vera: quella umana. Una comunità che per sopravvivere ha necessità che i giovani apprendano dal passato vicende e conoscenze, per non ripetere gli errori già commessi. Nel nostro piccolo le comunità scolastiche della “Melone” di Ladispoli e della “Don Milani” di Cerveteri hanno dimostrato le qualità che già conoscevamo e che nei momenti di bisogno si sono maggiormente rivelate». Agresti coglie l’occasione anche per parlare delle «”rogne”» e «delle ingiustizie subite proprio questo ultimo anno», e ancora «delle cattiverie di cui sono stato fatto oggetto» di cui però assicura «non terrò in mente nulla». «Chi ha voluto farmi del male solo perché volevo il bene dei bambini, forse non mi ha compreso, ma per me non esistono più». «Io ora ricordo solo, e terrò sempre in mente, i “cinque” offertimi dai bambini ed i sorrisi delle loro mamme, il mio tempo ed il mio ricordo sono solo per loro». Frecciatine, poi, nei confronti di alcuni esponenti dell’amministrazione comunale: «Avrei voluto restare ancora perché le aule non sono tutte colorate come avrei voluto; perché i piccioni ancora insozzano la scuola grazie al serio impegno di vari assessori molto bravi a parole; perché ancora tante illustri persone non sono venute a confrontarsi con i ragazzi; perché ancora (nonostante 14 anni di continue richieste) non abbiamo una sezione di strumento musicale; perché ancora vorrei vedere suonare la nostra orchestra, organizzata con studenti interni grazie ad un progetto della professoressa Antonella Frabotta, composta da giovani talenti diretti dal magico maestro Sergio Cozzi». E il preside nel ringraziare tutto il suo team ricorda i vari corsi aperti sia alla Melone che alla Don Milani: francese, il latino, il Presepe vivente, i gemellaggi culturali, le lezioni in aula verde, i corsi di strumenti musicali, …. «Non è necessaria la presenza di una persona, di ciascuno di noi resta ciò che abbiamo lasciato nella memoria e nella mente degli amici. Resta il sorriso, l’amore, la passione. Resta la volontà di non arrendersi davanti a nulla se si opera per il bene».

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