Per la band britannica dei Coldplay, uno dei più grandi simboli del pop rock di sempre, la Capitale accoglierà oltre 250mila fan, più di 60mila a serata, con i biglietti polverizzati da quasi un anno. Tutti pazzi per il gruppo londinese capitanato da Chris Martin, con Jonny Buckland alla chitarra, Guy Berryman al basso e Will Champion alla batteria. Apertura cancelli prevista alle 17. Sarà uno show in chiave ecosostenibile. Il palco è realizzato in materiali riciclati come bambù e acciaio. Inoltre limitazione dell’uso degli aerei per gli spostamenti, ricorso alle fonti rinnovabili e abolizione della plastica. Pensando alle tappe precedenti del tour ci si aspettano coriandoli, palloni volanti sulla folla e braccialetti led per ogni spettatore per dar vita a una coreografia di grande effetto. La scaletta si annuncia ricchissima, dai grandi classici che li hanno fatti notare al grande pubblico, come Yellow, Clocks, The scientist, Don’t panic, passando per pezzi di metà anni duemila come Fix you, l’opera rock Viva la vida, le hit come Hymn for the weekend e My universe, per arrivare sicuramente all’ultimo singolo appena lanciato Feels like I’m falling in love, che anticipa il nuovo album, il decimo della carriera, “Moon Music”, previsto in uscito il 4 ottobre. Il tutto in circa due ore, per uno show diviso in quattro atti, dedicati ai pianeti, alla Luna, alle stelle e a «casa». E i fan si aspettano anche una cover dedicata a Roma, dal momento che un anno fa a Napoli Chris Martin ha intonato Napule è di Pino Daniele e a Milano O mia bela Madunina. Le luci, comunque, si spegneranno alle 21, con i cancelli aperti dalle 17. Ma già dal tardo pomeriggio, nell’attesa, ci sarà la musica dal vivo di Rose Villain, con una selezione dei suoi successi, da Clic boom! a Come un tuono. L’adrenalina dei fan, di tutte le generazioni, è alle stelle. L’ultima volta che i Coldplay avevano suonato a Roma era stato il 23 giugno del 2003, al Centrale del Tennis, a pochi passi dall’Olimpico. E prima ancora erano stati nella Capitale il 7 luglio del 2002 a Valle Giulia, al belvedere di fronte alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna.
