Free Porn
xbporn
martedì, Luglio 23, 2024

Si contendevano il narcotraffico tra Velletri, Roma e Acilia, 14 condanne

Centouno anni di carcere per 14 imputati. È il totale delle condanne inflitte dalla Corte d’Appello di Roma nell’ambito del processo a due bande di narcotrafficanti italo-albanesi che si contendevano le piazze di spaccio tra Velletri, Roma e Acilia. Leggermente ridotto il monte complessivo delle pene, visto che nel 2022 in primo grado furono 123 gli anni di carcere inflitti. Due i protagonisti principali. Elvis Demce, autoproclamatosi “Dio” in alcune intercettazioni, e legato a Fabrizio Piscitelli. Per lui condanna a 15 anni. Per Ermal Arapaj, detto “Ufo”, invece, 10 anni e 2 mesi. Secondo quanto accertato dagli investigatori della direzione distrettuale antimafia fra i due gruppi criminali era in corso una guerra senza esclusione di colpi per la spartizione delle piazze di spaccio. L’operazione, scattata nel gennaio del 2022, portò all’applicazione di oltre venti misure cautelari per reati come associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, estorsione, detenzione e porto in luogo pubblico di armi da fuoco. Le indagini, iniziate nel 2017 a seguito dell’omicidio di Cristian Di Lauro, che ha fatto finire nel mirino degli inquirenti Arapaj, hanno avuto una svolta dopo l’omicidio di Piscitelli il 7 agosto 2019 e le successive mosse di Demce, che, una volta uscito dal carcere nel 2020, vuole vendicarsi del tentativo di Arapaj di soffiargli le piazze di spaccio. Fra luglio e settembre di quell’anno, gli alleati di Demce tentano prima di assassinare il boss rivale, poi appiccano le fiamme alla sua villa di Velletri, distruggendo auto e moto. Arapaj fugge in Spagna, e da lì tenta di pianificare l’omicidio di Demce, ma a fermare l’escalation ci hanno pensato i giudici, che hanno potuto utilizzare anche le chat criptate trovate dall’Interpol su un server segreto.

Articoli correlati

Ultimi articoli