I tronchi ancora fumanti e carbonizzati. Il nero della cenere che predomina sul verde. I lanci del canadair dei vigili del fuoco già dalla mattina e l’invio a supporto di un elicottero della protezione civile. Sembrava domato l’incendio che da ore stava interessando la zona di Poli, nel territorio di Tivoli. Invece il rogo si è riattivato nel pomeriggio. Una nube grigia avvolge Monte Sant’Angelo. Ettari di terreno coltivati a ulivi mangiati dalle fiamme. Mezzi aerei nuovamente in azione per spegnere la lingua di fuoco. Un’altra giornata rovente a Roma e Provincia. Già oltre 40 gli interventi dei pompieri per incendi di boschi e sterpaglie. Tre squadre e due autobotti impegnate in zona Borghesiana. Vasto anche il rogo a Sant’Angelo Romano. I vigili del fuoco sembrerebbero aver trovato l’innesco del devastante incendio, probabilmente doloso, scoppiato nella giornata di mercoledì a Casal Lumbroso, in zona Aurelia. Una micro-discarica con materiali di risulta. Finestre chiuse e condizionatori spenti, la raccomandazione a quanti vivono nel raggio di tre chilometri. Le analisi dell’Arpa Lazio diranno di più su cosa sia bruciato e sulla qualità dell’aria. Diossine e altri inquinanti invece nella norma per l’incendio che lunedì ha distrutto il deposito di medicinali della Farla a Latina.
