“Era un riesame nel quale credevamo molto. Abbiamo scelto la sicurezza del nostro assistito “. Così al Tgr Lazio l’avvocato Stefano Perotti, del collegio di difesa di Antonello Lovato. I legali hanno rinunciato al tribunale del Riesame. Lovato è attualmente in carcere a Frosinone, per non essere intervenuto in soccorso di Satnam Singh, il bracciante che lavorava nella sua azienda e per aver tentato di occultare l’arto dell’uomo che si era staccato nell’incidente sul lavoro lo scorso 16 giugno. La motivazione dei legali di Lovato è legata agli alti fattori di rischio cui sarebbe esposto il loro assistito. Si temono ritorsioni nell’ipotesi di annullamento o riforma dell’ordinanza custodia. Ci si preoccupa anche dei familiari di Lovato ( sua moglie e un figlioletto di sei mesi) quali possibili obiettivi di fenomeni di violenza comune”, spiegano i penalisti. In questo contesto gli avvocati Antinucci, Perotti e Righi, hanno inviato una formale richiesta di colloquio con il procuratore di Latina Giuseppe De Falco e con la pm Marina Marra titolare delle indagini, “al fine di interloquire in merito al clima di grande allarme sociale mediatico-giudiziario del ‘Caso Lovato’ – si legge nella nota stampa – con altissimo rischio di incremento di fenomeni di violenza, e per concordare con gli organi inquirenti l’apertura di un libretto di deposito giudiziario per il risarcimento del danno dei familiari della vittima deceduto il 19 giugno scorso”. SI attende ora l’esito dell’incidente probatorio previsto pr il prossimo 26 luglio.
