Bivacchi e file interminabili ai terminal per il più grande black out informatico della storia, che ha lasciato a terra centinaia di aerei tra Usa e Nord Europa. A Fiumicino ansiose attese davanti ai tabelloni per scoprire l’entità dei ritardi, in media tra i 60 e i 90 minuti. E’ stata una giornata di caos nell’aeroporto più trafficato d’Italia per colpa del crash del software di sicurezza Crowdstrike che ha provocato problemi a milioni di utenti di Microsoft Windows, dalle compagnie aeree e ferroviarie alle banche. 50 i voli cancellati solo al Leonardo da Vinci, con i viaggiatori nel panico a partire dalle nove di questa mattina. Ita Airways è riuscita a ricollocare il 90 per cento dei passeggeri tra oggi e domani. Le compagnie più colpite sono state le low cost come Ryanair e Easy Jet. Penalizzati soprattutto i collegamenti con gli Stati Uniti e il Nord Europa, in particolare città come Berlino e Amsterdam, ma anche la Spagna. Bloccato dal caos informatico il presidente del Coni Giovanni Malagò, che poi è riuscito a partire per Parigi con la delegazione di atleti a una settimana dalla cerimonia di apertura delle Olimpiadi.
