C’è anche il “chiavaro” – così è chiamato un 50enne georgiano in grado di fare chiavi capaci di aprire le serrature più sofisticate – tra gli ultimi arrestati per una serie di furti in appartamento. “Non rubo, non entro nelle case e non sono interessato a gioielli e preziosi”, ha subito dichiarato agli agenti della Polizia di Stato del commissariato Vescovio ma secondo le forze dell’ordine sarebbe proprio lui la figura a cui i topi d’appartamento della capitale si rivolgono per riuscire a garantirsi l’accesso a portoni di palazzi e porte di casa. L’uomo è stato preso in flagrante nel quartiere africano, grazie a una serie di appostamenti e pedinamenti. Era appena riuscito ad entrare in un portone di viale Libia, dopo aver estratto estratto dalla tasca una chiave passepartout. Nello zaino che portava con sé gli agenti hanno trovato una smerigliatrice elettrica, grimaldelli, lame artefatte di chiavi ed altri attrezzi da scasso. E poi – recatisi nella sua abitazione – hanno recuperato una grande quantità di attrezzature utilizzate per la duplicazione di chiavi. Nelle stesse ore la polizia del Distretto San Giovanni ha arrestato per tentato furto in un appartamento in via Acaia, nel quartiere romano dell’Appio Latino, altri due topi di appartamento, un 56enne ed un 60enne, entrambi italiani. Mentre quella di Ponte Milvio hanno arrestato dopo un controllo un uomo che – si è scoperto – doveva espiare la pena a 2 anni e 7 mesi di reclusione proprio per un furto commesso a Roma nel 2022.
