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martedì, Luglio 23, 2024

Naufragio Cutro, sei indagati per ritardi nei soccorsi: quattro finanzieri e due guardacoste

La strage di migranti a Steccato di Cutro si sarebbe potuta evitare. È questa l’idea degli inquirenti che hanno chiuso l’inchiesta sui ritardi nei soccorsi al caicco “Summer Love”. Sono sei gli indagati, quattro finanzieri e due militari della guardia costiera, a carico dei quali il sostituto procuratore della Repubblica di Crotone, Pasquale Festa, ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini preliminari. I reati ipotizzati sono naufragio colposo e omicidio colposo plurimo. Il 26 febbraio del 2023 il naufragio provocò 94 morti, tra cui 35 bambini, e un numero imprecisato di dispersi. Nell’avviso di conclusione indagini sulla strage, il procuratore Giuseppe Capoccia ha scritto che se i comportamenti dei sei indagati – appartenenti alla guardia costiera e alla guardia di finanza – fossero stati “diligentemente tenuti, avrebbero certamente determinato l’impiego di assetti della guardia costiera per l’intercetto del natante, sicuramente idonei a navigare in sicurezza, impedendo in tal modo che il caicco fosse incautamente diretto dagli scafisti verso la spiaggia di Steccato di Cutro e, in prossimità, si sgretolasse urtando contro una ‘secca’ a seguito di una manovra imperita del timoniere, così non impedendo l’affondamento del natante e la conseguente morte di almeno 94 persone, decedute tutte per annegamento”.

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