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venerdì, Luglio 26, 2024

Brasile, confermati i primi due morti al mondo per febbre Oropouche

In Brasile il ministero della Salute ha confermato la morte di due persone nello stato di Bahia a causa della febbre Oropouche. Si tratta dei primi due casi al mondo di decessi dovuti a questa malattia. La febbre di Oropouche è un’infezione virale tropicale trasmessa da moscerini e zanzare e prende il nome dalla regione in cui è stata scoperta e isolata per la prima volta nel 1955 presso il laboratorio regionale di Trinidad, vicino al fiume Oropouche, a Trinidad e Tobago.
Chi sono le due vittime della febbre Oropuche Secondo la Segreteria della salute dello stato di Bahia, il primo decesso è stato registrato il 17 giugno. Il paziente aveva 24 anni e viveva a Valença. Lunedì scorso è stato registrato il secondo decesso, quello di una donna. Il ministero della Salute sta inoltre ancora indagando su un’altra morte sospetta per febbre Oropouche o virus Orov (arbovirus) nello stato di Santa Catarina. Il segretariato di Bahia riferisce che i pazienti deceduti a causa della febbre Oropuche avevano sintomi come febbre, mal di testa, dolore retro-orbitale (nella parte più profonda dell’occhio), mialgia (dolore muscolare), nausea, vomito, diarrea, dolore agli arti inferiori e debolezza. In entrambi i casi, poi, i sintomi si sono evoluti con segni più gravi come macchie rosse e viola sul corpo, sanguinamento, sonnolenza e vomito con ipotensione, gravi emorragie e un brusco calo dell’emoglobina e delle piastrine nel sangue.
L’incremento di casi di febbre Oropouche Nel 2023 sono stati confermati 832 casi della malattia e nel 2024 sono stati registrati 7.236 casi di febbre Oropouche in 16 Stati, il che rappresenta un aumento del 770,19% nel numero di casi segnalati. I contagi si sono concentrati inizialmente nel Nord, ma successivamente sono stati identificati anche in altre regioni del Paese. In ogni caso, ha fatto sapere il ministero, “fino ad oggi la letteratura scientifica mondiale non aveva riportato casi di decessi dovuti a questa malattia”.
I casi concentrati in tre Stati L’individuazione dei casi della malattia è stata estesa a tutto il Paese nel 2023, dopo che il ministero della Salute ha messo a disposizione la diagnostica alla rete nazionale dei Laboratori centrali di sanità pubblica. La Paho (Organizzazione panamericana della sanità) ha evidenziato l’aumento dei casi della malattia, soprattutto nei territori di Amazonas, Acre e Roraima. Questi tre Stati confinano con altri Paesi del bacino amazzonico: Bolivia, Colombia, Perù e Venezuela.
L’allarme epidemiologico Venerdì scorso, la Paho ha emesso un allarme epidemiologico per informare i Paesi membri sull’identificazione di possibili casi, attualmente in fase di indagine in Brasile, di trasmissione del virus Orov dalla madre al bambino durante la gravidanza. L’allerta raccomanda di rafforzare la vigilanza di fronte al possibile verificarsi di casi simili in altri Paesi, con la circolazione del virus Orov e di altri arbovirus. Nella dichiarazione di allerta, l’organizzazione internazionale ha affermato che una donna incinta residente in Pernambuco ha manifestato i sintomi dell’Oropouche alla 30a settimana di gravidanza. Dopo la conferma di laboratorio dell’infezione, il feto è morto.

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