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venerdì, Luglio 26, 2024

Direttiva sui rifiuti: L’Ue avvia una procedura di infrazione contro l’Italia

La Commissione europea ha deciso di avviare una procedura di infrazione inviando una lettera di costituzione in mora all’Italia per non aver recepito correttamente la direttiva quadro sui rifiuti.

La direttiva quadro sui rifiuti

La direttiva quadro sui rifiuti è la legislazione quadro dell’Ue volta a prevenire o ridurre la produzione di rifiuti, riducendo gli impatti complessivi dell’uso delle risorse e migliorando l’efficienza di tale uso, che sono fondamentali per la transizione verso un’economia circolare e per garantire la competitività a lungo termine dell’Unione. La direttiva modificata stabilisce obiettivi vincolanti per il riciclaggio e la preparazione dei rifiuti urbani per il riutilizzo. Introduce inoltre requisiti per gli Stati membri per migliorare i loro sistemi di gestione dei rifiuti e l’efficienza dell’uso delle risorse. La scadenza per il recepimento della direttiva modificata nella legislazione nazionale da parte degli Stati membri era il 5 luglio 2020. Secondo l’esecutivo Ue, l’Italia non ha recepito correttamente diverse disposizioni della direttiva modificata, comprese quelle sulla responsabilità estesa del produttore, garantendo un riciclaggio di alta qualità, la raccolta differenziata dei rifiuti pericolosi e l’attuazione di un sistema di tracciabilità elettronica. La Commissione invia pertanto una lettera di costituzione in mora all’Italia, che dispone ora di due mesi per rispondere e rimediare alle carenze sollevate dalla Commissione. In assenza di una risposta soddisfacente, la Commissione potrà decidere di emettere un parere motivato. La Commissione ha già avviato procedure di infrazione nei confronti di altri dieci Stati membri (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Francia, Cipro, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo e Romania).

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