Erbacce, topi, serpenti e un costante rischio di incendio a pochi metri dai palazzi. Versa nel più completo degrado, tra la disperazione dei residenti, l’area verde di via Stefano Borgia, a Primavalle – di competenza del XIV Municipio – dove il 28 giugno dello scorso anno venne ritrovato il corpo della 17enne Michelle Causo, uccisa a coltellate da un coetaneo e poi abbandonata senza vita in strada, in un carrello della spesa.
Proprio su quel punto, sul cancello che delimita il parco abbandonato, ancora oggi campeggiano striscioni e dediche alla ragazza, che lo scorso 26 giugno avrebbe compiuto 18 anni.
A un anno dalla tragedia, oggi la commissione parlamentare d’inchiesta sulle Periferie si è recata sul posto per incontrare i cittadini del quartiere e l’agente che intervenne per arrestare l’assassino. “Come commissione abbiamo ritenuto opportuno passare qualche minuto in questo luogo, simbolico perché qui il 28 giugno del 2023 è stato trovato il corpo della piccola Michelle“, le parole del presidente della commissione, Alessandro Battilocchio. “Siamo qui per ringraziare in particolare la Polizia di Stato che ha portato avanti la fase dell’indagine in maniera celere: pochi giorni fa c’è stata la sentenza di primo grado, tra l’altro una sentenza esemplare, la più pesante di sempre per un minore, ed è una prima risposta in termini di giustizia che viene fatta alla famiglia”. Più in generale, ha sottolineato il deputato, “siamo qui per testimoniare al quartiere ancora una volta che lo Stato in termini di legalità non è disposto a fare passi indietro e non si lascia intimidire”. In particolare, sul degrado dell’area verde di via Borgia, “segnaleremo anche questa cosa alle autorità locali di competenza, perché riteniamo che sia importante mandare un segnale anche di decoro in questo che è diventato un luogo simbolico”. Si può anche pensare a un’intitolazione a Michelle Causo? “Questo spetta alle autorità municipali e comunali di Roma”.
