Èarrivata al tribunale di Latina con il volto coperto da un foulard e gli occhiali neri, Soni, la moglie di Satnam Singh. E’ in corso l’incidente probatorio davanti al Gip Giuseppe Molfese e alla Pm Marina Marra. Presenti anche gli avvocati di Antonello Lovato, l’unico indagato per omicidio doloso per la morte di Satnam, il bracciante di origine indiana deceduto il 19 giugno scorso, due giorni dopo l’incidente che gli ha amputato un braccio. Lavorava insieme alla moglie nell’azienda di Lovato che ora si trova nel carcere di Frosinone. Chi avrebbe dovuto soccorrere Satnam, lo ha abbandonato davanti alla sua abitazione. E poteva essere salvato dicono le carte dell’inchiesta. Con Soni l’avvocato Gianni Lauretti e la sorella Raman Deep arrivata dall’India con un permesso speciale. Entrambe vivono ora in una struttura protetta a Latina. Oggi ascoltato sempre con l’ausilio di un interprete, anche un altro testimone che era presente il 17 giugno nell’azienda di Borgo Santa Maria. Anche lui di origine indiana. E’ stato accompagnato dai sindacalisti della Flai Cgil di Latina. Il Gip ha accolto la richiesta di incidente probatorio fatta della Procura pontina per congelare queste prove testimoniali.
