Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale è stata resa obbligatoria l’indicazione di origine per il latte e i prodotti lattiero caseari. L’Adoc plaude al lavoro del Governo, ma ritiene sia necessario inserire anche una bandiera del Paese, per meglio tutelare i cittadini. “La tutela dei consumatori e dei prodotti Made in Italy passa necessariamente per l’obbligo di indicazione del Paese d’origine in etichetta. Il nostro plauso va al Ministro per lo Sviluppo Economico e al Ministro per le Politiche AgricoleAlimentari e Forestali per essersi mossi in questa direzione, accogliendo le richieste di consumatori e produttori agricoli – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – L’unico dubbio sul reale vantaggio di questa nuova etichettatura riguarda il fatto che non si applicherà agli alimenti prodotti o commercializzati all’estero. In questo modo si rischia di discriminare eccessivamente i produttori italiani che non utilizzano esclusivamente latte italiano per i propri prodotti, che saranno obbligati ad indicare che il latte utilizzato è di provenienza estera, rischiando di essere penalizzati, mentre i produttori esteri non saranno sottoposti allo stesso obbligo. Ad ogni modo crediamo che, per una migliore tutela del consumatore e dei produttori, sia necessario, oltre all’obbligo di indicazione del Paese d’origine a tutti i settori di produzione agroalimentari, arricchire ulteriormente la proposta lanciata dal Governo all’Unione Europea, prevedendo anche l’inserimento obbligatorio in etichetta della bandiera del Paese d’origine. Una bandiera rappresenterebbe un’indicazione certa, di facile e immediata comprensione. Tutelerebbe il consumatore ma anche il produttore locale, aumentando il livello di trasparenza e sicurezza dei prodotti, favorendo lo sviluppo economico e sociale del Paese”.