ACivita Castellana, strada in discesa nell’ultimo tratto del percorso per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei ceramisti. C’è consenso tra i lavoratori. 205 Euro di aumento in tre anni, attenzione alla sicurezza, formazione e nessun passo indietro sulla parte normativa, i cardini dell’ ipotesi di accordo. Prevista, dopo 8 anni, anche un’indennità una tantum di 710 Euro, da liquidare con la busta paga di ottobre. La vertenza riguarda più di 2.000 addetti, in una trentina di aziende nel distretto industriale della Tuscia. Nelle assemblee organizzate dai sindacati di categoria, CGIL,CISL e UIL, che si stanno tenendo negli stabilimenti civitonici prima delle ferie, il consenso tra i dipendenti, sulla proposta, tocca il 100%. Le consultazioni dovranno terminare entro il 18 settembre. Soddisfatto il sindacato. Secondo Mauro Vaccarotti, segretario della FILCTEM- CGIL di Viterbo, per la prima volta gli aumenti, a parità di livello, comporteranno un eguale guadagno, nel triennio, per addetti di diversi settori. Inoltre, grazie ai percorsi formativi, tutti i lavoratori potranno tenere il passo dell’Innovazione tecnologica in azienda. Per Augusto Ciarrocchi, industriale di Civita Castellana e presidente nazionale di Unindustria ceramica, si è trovato un giusto equilibrio tra le legittime aspettative dei lavoratori e la necessità di salvaguardare gli equilibri economico- finanziari delle aziende.
