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giovedì, Agosto 1, 2024

L’ex presidente della Liguria Giovanni Toti torna in libertà

L’ex presidente della Regione Liguria Giovanni Toti è tornato in libertà. Dopo oltre 80 giorni, il giudice per le indagini preliminari Paola Faggioni ha infatti accolto la richiesta di revoca degli arresti domiciliari presentata dal suo avvocato. Toti potrà quindi lasciare la sua villa di Ameglia (La Spezia), dove si trovava dal 7 maggio. L’ex governatore si è dimesso e il giudice ritiene che, a questo punto, non ci sarebbe più il pericolo di reiterazione del reato. La notizia della decisione è arrivata all’indomani del parere positivo alla richiesta da parte della procura di Genova. L’ex governatore ligure era stato posto ai domiciliari nell’ambito dell’inchiesta sulla corruzione in Liguria.
Le prime parole di Toti: “Ora la politica rifletta sui finanziamenti pubblici” “Sono mancato per un po’, e soprattutto mi siete mancati tanto. Grazie mille a tutti coloro che in questi 86 giorni tramite la famiglia, l’avvocato, e in ogni modo possibile, mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro vicinanza. È stato il maggior conforto in questi giorni bui”. Sono le prime parole dell’ex presidente di Regione Liguria Giovanni Toti. “Ci difenderemo da ogni accusa, con la coscienza a posto di chi non ha mai intascato un centesimo dei liguri, ma lasciamo una Liguria più ricca: di lavoro, di opportunità, di speranze”, scrive nel lungo post social. “Quello che è accaduto in questi tre mesi è un processo alla politica: ai finanziamenti, trasparenti e legali, agli atti, anch’essi legali e legittimi, che abbiamo ritenuto necessari e utili a far crescere la nostra terra. Tutto questo sarà tema di confronto in tribunale. Soprattutto spero sia oggetto di vera e definitiva riflessione della politica”. Giovanni Toti può essere liberato ma “permangono i gravi indizi di colpevolezza”. È quanto ha scritto il giudice Paola Faggioni nell’ordinanza di revoca degli arresti domiciliari per l’ex presidente della Regione Liguria. “Nonostante l’estrema gravità delle condotte criminose, connessa anche alla particolare natura delle funzioni svolte, tenuto conto del comportamento serbato dall’indagato che ha rassegnato le proprie dimissioni da presidente della Giunta della Regione Liguria, possono considerarsi sensibilmente affievolite le esigenze cautelari”.

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