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sabato, Agosto 3, 2024

A Montespaccato restano sotto sfratto 16 famiglie delle forze dell’ordine

Resta in piedi il rischio dello sfratto per 16 famiglie di appartenenti alle Forze dell’ordine che vivono in affitto da una ventina di anni e più in alcuni alloggi in edilizia agevolata (quindi oggetto di una convenzione con Roma Capitale) a Montespaccato.

LA PROPRIETÀ: “GLI INQUILINI DEVONO DIMOSTRARE I REQUISITI E SALDARE I DEBITI”
La società Boccea Gestione Immobiliare, che vanta il diritto superficiario su questo compendio immobiliare e che ha in piedi vertenze sia civili che penali con gli “antichi” inquilini rimasti (oltre 20 famiglie sono andate via e sono state sostituite da altre), si è detta disponibile, intervenendo con un suo legale a una seduta della commissione capitolina Politiche abitative che si è tenuta questa mattina, a sedersi a un tavolo per trovare una soluzione ma ponendo due condizioni: gli inquilini devono dimostrare di avere i titoli previsti dalla legge per continuare a vivere in quelle abitazioni; vanno saldati i debiti certificati da sentenze del tribunale. C’è la disponibilità a sederci attorno un tavolo per valutare le singole posizioni, molte sono complesse e problematiche, altre più fluide- ha detto l’avvocato Balestra–
La sussistenza dei requisiti soggettivi è indispensabile. Ci siamo anche rimessi agli uffici (del Comune, ndr) affinché compiano gli accertamenti. Vanno accertati i requisiti reddituali, delle residenze e dell’assenza di altre proprietà nello stesso comune. Inoltre, qualunque normale locatore difficilmente potrebbe giungere a rinnovare un contratto, se il precedente ha avuto criticità e se queste non vengono risolte. Se c’è una pendenza, questa va risolta altrimenti diventa complicato pensare a un rinnovo del rapporto”.
Stallo, invece, sugli sfratti e sulla sospensione del recupero dei crediti vantati: “Non ho il mandato per comunicarvi sospensioni di procedure di sfratto, né di recupero crediti, perché nulla so, né mi è stato detto”, ha aggiunto l’avvocato Balestra.

IL LEGALE DEI RESIDENTI: “LA CONVENZIONE CON ROMA CAPITALE VA ANNULLATA”
La convenzione del ministero dei Trasporti, che nel 2004 stabiliva che i destinatari di queste abitazioni fossero appartenenti alle forze dell’ordine, è scaduta nel 2021 e da allora è iniziata la partita degli sfratti. Tuttavia, la convenzione con Roma Capitale che assegna alla Boccea Gestione Immobiliare il diritto superficiario su quell’area dove ha costruito secondo i canoni dell’edilizia agevolata ha la durata di 99 anni.
E oltre al fatto che negli anni i canoni d’affitto richiesti alle famiglie non sarebbero stati in linea con quanto previsto dalla legge in tema di edilizia agevolata, secondo Vincenzo Perticaro, legale di alcuni inquilini, c’è un vulnus decisivo che avrebbe dovuto far decadere la convenzione col Comune: “L’edilizia agevolata presuppone il requisito dell’agibilità che dal 2004 non c’è su quegli immobili, come hanno detto gli uffici di Roma Capitale. E in assenza dell’agibilità quella convenzione andava annullata”.
Quanto invece ai requisiti reddituali per la permanenza di questi nuclei e il conseguente rinnovo dei contratti di affitto “molti contratti rinnovati poco tempo fa supereranno sicuramente i limiti- ha aggiunto Perticaro- visto che qualcuno degli inquilini sta nei ‘Servizi’ e non guadagna certo 2mila euro al mese…. E poi i canoni d’affitto stabiliti del commissario ad acta non sono corretti e gli uffici del Comune devono intervenire e verificarne la correttezza”.
Perticaro ha anche puntato il dito contro l‘avvocatura Capitolina, che ha redatto un parere sul perché non era opportuno procedere con la revoca della convenzione ma è rimasto secretato: “Vogliamo la pubblicità di quei pareri, è un diritto dei miei assistiti che da anni pagano le locazioni”.

TROMBETTI: “INSENSATO UN CONFRONTO CON LO SFRATTO IN CORSO”
L’assessore all’Urbanistica, Maurizio Veloccia, ha confermato la volontà di andare avanti nel tavolo con la Boccea Gestioni Immobiliari per trovare una soluzione alla vicenda e che il dipartimento Urbanistica si occuperà di fare le verifiche richieste, ma non sarà possibile farle tutte: “Il Pau (dipartimento Pianificazione e Attuazione Urbanistica, ndr) si è assunto l’onere di fare delle verifiche sui dati a sua disposizione, quindi sulle residenze e se ci sono ulteriori alloggi intestati ai conduttori o ai loro familiari nel territorio di Roma Capitale. Sui requisiti di reddito non siamo in grado di verificare e quindi ci si attesta su quanto certificato dai conduttori”.
Per il presidente della commissione Yuri Trombetti “siamo convinti che si possa trovare una soluzione. Bisogna evitare il fatto di mandare via persone delle forze ordine che vogliono rinnovare contratti per metterne altre. L’importante è che non ci siano sfratti, per me questa è la priorità. Non ha senso fare un confronto con uno sfratto in corso e poi dobbiamo darci un tempo. Per questo auspico una riunione a breve per avere un quadro piu chiaro”.

(Fonte: Agenzia Dire, www.dire.it)

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