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sabato, Agosto 3, 2024

Ponza e Palmarola, al via il ticket di stazionamento

Ha preso il via nelle isole di Ponza e Palmarola il ticket di stazionamento, obbligatorio per chi in barca arriva nei mari e sulle coste dell’arcipelago .

Il prezzo calcolato è calcolato in base alla lunghezza dell’imbarcazione e al tempo di permanenza in rada. In alta stagione – luglio e agosto – si paga 3 € al metro. In bassa stagione – fino al 30 settembre – il prezzo scende a 2 € al metro.

E’ possibile fare anche il ticket con una tariffa agevolata se si staziona per due o più giorni e abbonamenti settimanali e mensili.

L’obiettivo del ticket – secondo l’amministrazione – è quello di armonizzare l’afflusso turistico nel rispetto dell’ambiente e garantire le risorse economiche per la salvaguardia della natura. Nel regolamento si parla di tutela delle praterie di posidonia e delle le grotte, di aree di ripopolamento del pesce, di controlli per il rispetto dei limiti di velocità dei natanti, di gestione dei rifiuti dalle barche. Insieme al ticket parte anche il servizio Barca@Barca, un nuovo sistema di raccolta dei rifiuti effettuato in mare presso le imbarcazioni da diporto che sostano in rada. Il ticket può essere pagato attraverso il portale myponza.it e presto attraverso un’App. Insieme alla ricevuta del pagamento viene dato un contrassegno di autorizzazione, da esibire durante eventuali controlli da parte delle forze dell’ordine. La multa prevista è pari a dieci volte l’importo del ticket. Sono esonerati i diportisti residenti nel Comune Ponza, quelli nati a Ponza, quelli non residenti ma proprietari di un immobile nel Comune di Ponza, i non residenti che hanno una casa in affitto per cui pagano la Tari, oltre che guide autorizzate, pescatori professionisti, armatori o locatori portatori di handicap. Non tutti hanno accolto bene il provvedimento. “È uno sconforto, un ulteriore passo verso la fine del sogno di libertà che ti da il navigare”, è uno dei tanti commenti che si leggono sui siti frequentati dagli amanti del mare e della navigazione. Preoccupazione viene espressa anche da qualche operatore turistico, mentre alcune società di noleggio di imbarcazioni della costa laziale hanno già fatto ricorso al TAR.

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