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lunedì, Agosto 5, 2024

Musica alta e mala movida, residenti ancora esasperati

«Gli stabilimenti balneari sembra abbiano in “concessione” anche il diritto di non farci dormire». Continuano a disperarsi i residenti del lungomare centrale. La musica alta, gli schiamazzi notturni continuano a non farli dormire. «Una musica – dicono – che non permette di godere di momenti di relax nelle nostre abitazioni, e neppure di godere del riposo notturno». Eventi che si protraggono fino a «notte fonda». Per i residenti del lungomare «è stato calpestato il nostro diritto di stare in casa con le finestre aperte in estate e di dormire ad un’ora consona per poter lavorare il giorno seguente».

LA MOZIONE

Una vicenda, questa, che era stata già affrontat nelle scorse settimane con l’approvazione all’unanimità in consiglio di una mozione volta a cercare di individuare delle soluzioni. Almeno per il prossimo anno: dotando gli agenti della polizia locale – dopo un confronto con Arpa – di fonometri. O addirittura di provare a installare in città una rete di monitoraggio delle emissioni sonore così da verificare eventuali sforamenti. O come fatto a Ravenna, di obbligare gli esercenti che vogliono effettuare attività di intrattenimento o musicale, a dotarsi di questi strumenti collegati all’ente comunale che così in diretta potrebbe verificare eventuali sforamenti. In quell’occasione il primo cittadino, Alessandro Grando, aveva anche annunciato un incontro con i gestori.

L’INCONTRO CON I GESTORI

«Li ho incontrati 48 ore dopo il consiglio comunale». E proprio in quell’occasione Grando ha sollevato la problematica, facendo loro notare che «purtroppo ci sono problemi di disturbo della quiete». «Ho fatto notare loro che è evidente che tra un’attività commerciale e la tutela della salute dei cittadini prevale in ogni caso il secondo elemento». Grando ha anche «preannunciato» loro che «davanti a continui problemi di questo genere, accertati e verbalizzati da chi di dovere, per me pubblicare un’ordinanza che la musica non si fa o finisce a mezzanotte, è una cosa facilissima. Ho un modello già pronto sul mio computer». Proprio il primo cittadino ha inoltre già inviato una nota alle forze dell’ordine presenti sul territorio, ad Arpa e per conoscenza al Prefetto di Roma, allegando «l’atto di diffida dei cittadini e che chiedendo a ognugno di attivarsi per i dovuti controlli, monitoraggi e verifiche». Ad oggi, però. «non ho nessun riscontro scritto».

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