mercoledì, Gennaio 15, 2025

Netanyahu chiede scusa per la prima volta per l’attacco del 7 ottobre. Dal Libano: “Colloqui in corso senza trattare su ostaggi”

Netanyahu, in un’intervista al Time, per la prima volta si scusa con gli israeliani per l’attacco del 7 ottobre: “Mi dispiace profondamente che sia successa una cosa del genere”. L’Iran da parte sua continua a diffondere messaggi minacciosi che preludono a una reazione dopo l’uccisione del leader Ismail Haniyeh a Teheran. “La gang criminale sionista non rispetta alcuna regola o legge e sicuramente riceverà una dura risposta”, tuona il comandante dell’esercito iraniano. Secondo i media israeliani, Tel Aviv avrebbe comunicato sia a Iran sia ad Hezbollah che se saranno colpiti i civili, la risposta sarà “sproporzionata”. E Gallant assicura: “In caso di attacco da Teheran i cittadini saranno preallertati in maniera adeguata”. Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’ambito dei contatti che sta tenendo in questi giorni sulla situazione in Medioriente, ha avuto un colloquio telefonico con il presidente della Repubblica Islamica d’Iran, Masoud Pezeshkian. Meloni, si legge in una nota di Palazzo Chigi, ha sottolineato la necessità di scongiurare un allargamento del conflitto in corso a Gaza, anche con riferimento al Libano, invitando l’interlocutore a evitare un’ulteriore escalation e a riaprire la via del dialogo. Meloni, conclude la nota, ha infine reiterato il costante impegno dell’Italia a favorire la pace e la stabilita’ della regione attraverso il necessario raggiungimento del cessate il fuoco nella Striscia, la liberazione degli ostaggi e il rafforzamento dell’aiuto umanitario alla popolazione civile. Il presidente bielorusso, Alexander Lukashenko, teme che gli Stati Uniti possano sfruttare il conflitto in Medioriente per scatenare una guerra mondiale. “Dio non voglia che sfruttino la situazione di conflitto in Medioriente per scatenare una nuova guerra mondiale. Sono pronti a fare anche questo”, ha affermato Lukashenko durante un incontro con i ministri dell’Interno della comunità degli stati indipendenti, ripreso dalla Tass. 

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