mercoledì, Gennaio 15, 2025

Sagra dell’Uva, i rioni si sfilano

 Una novità inaspettata: gli storici rioni Fontana Morella e Casaccia Vignola si sono sfilati dalla Sagra dell’Uva 2024, l’evento più atteso dell’anno per tutti i cerveterani. Non parteciperanno – è quanto hanno dichiarato pubblicamente in una nota – né alla costruzione e né alla sfilata dei carri allegorici. «Una decisione sofferta», hanno tenuto a precisare i rioni a poco tempo dal 71° edizione della festa etrusca. Poi le motivazioni che hanno portato al dietrofront. «Sono molteplici – scrivono Fontana Morella e Casaccia – e il primo impedimento, forse il principale, è che abbiamo incontrato sono le tempistiche limitate per la realizzazione dei carri, dei costumi e delle attrezzature per la sfilata». Dito puntato quindi sulla crisi politica interna che si è trascinata per mesi. «Abbiamo avuto conferma del contributo del comune di Cerveteri – svelano – solo in data 22 luglio. È per noi importantissimo, perché senza di esso la sfilata non possiamo realizzarla e quando arriva troppo tardi rispetto alla tabella di marcia dei lavori risulta un vero impedimento sia per ordinare i materiali che per mettere in atto il cantiere dei lavori». Arrivano altre precisazioni. «Da tantissimi anni, richiediamo alle amministrazioni che si sono succedute a Cerveteri, di rendere noti almeno 6 mesi prima dell’inizio della Sagra dell’uva, i temi dei carri e i fondi a noi destinati per realizzarli, ma ogni anno ci ritroviamo a luglio ad avere informazioni certe. Non tutti i fornitori sono disposti ad aspettare lunghi periodi per essere pagati. Gli scorsi anni abbiamo sempre accettato di partecipare comunque per il bene di Cerveteri, togliendo tempo alle nostre famiglie e alle nostre attività personali. Quest’anno abbiamo deciso di prendere questa decisione anche per mandare un segnale importante». Altro ostacolo per le attività rionali è l’assenza di sedi, magazzini o luoghi adatti. «Abbiamo, infatti, la necessità di prendere in affitto a prezzi per noi inaccessibili, garage e piccoli spazi per rendere attivo il nostro rione. Spesso ci autotassiamo per poter affrontare la spesa, pur avendo richiesto per anni alle varie amministrazioni comunali di darci la possibilità di usufruire di spazi comunali ora vuoti. Questa volta abbiamo deciso di non piegarci ad organizzare frettolosamente e con molta fatica il carro allegorico: dopo un lungo confronto è ora di dire basta».

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