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lunedì, Agosto 12, 2024

Mancato pienone sulle spiagge laziali

Non si è neanche sfiorato il tutto esaurito sul litorale nord del Lazio. Con Nazario Basili siamo andati a Tarquinia, dove c’è delusione tra gli esercenti e i gestori degli stabilimenti balneari. Sembano lontani i tempi della pandemia, quando si cercava il mare vicino casa. La sensazione è che i turisti quest’anno abbiano scelto mete più esotiche. E, nel caso particolare del comune della Tuscia, ricco di testimonianze archeologiche etrusche, a penalizzare il turismo balneare forse è proprio a qualità delle acque del mare, bocciate da Goletta Verde con un pesante bollino nero. Secondo Marzia Marzoli, presidente del sindacato italiano balneari del Lazio, e titolare di uno stabilimento, meno 15%, rispetto alla Ferragosto 2023. In particolare è diminuito il turismo giornaliero. Chi sceglie gli ombrelloni tarquinesi proviene in larga parte della capitale o dalla vicina Umbria. Molti però i turisti che arrivano dalle regioni del nord Italia. Consistente la presenza di stranieri. Due settimane la permanenza media. Intanto in molti hanno cercato refrigerio dal caldo asfissiante, al Lido di Tarquinia, in questa domenica che precede la giornata giro di boa dell’estate. Trenta gli stabilimenti che mettono a disposizione circa 3.000 posti per i bagnanti. Nel fine settimana di agosto, il 15, è il primo settembre, sul lungomare tarquinese è presente il servizio Cri in bici. Volontari del comitato locale della Croce Rossa Italiana, a bordo di biciclette attrezzate, pattugliano in litorale tarquinese muniti di quanto necessario per il primo soccorso. l’iniziativa è stata realizzata in collaborazione con l’assessorato ai Servizi Sociali del comune di Tarquinia.

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