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lunedì, Agosto 12, 2024

Circo di Massenzio, dove sfrecciavano le bighe

Nell’antica Roma una competizione sportiva infiammava gli animi. Era la corsa delle bighe che scatenava cori da stadio sugli spalti e riempiva le arene di migliaia di spettatori. Le gare si svolgevano nei circhi e quello che ancora oggi rende meglio l’idea di come era fatta la struttura, si trova nella Villa di Massenzio sull’Appia Antica. Recentemente il complesso archeologico nel Parco regionale dell’Appia Antica ha ripreso vita grazie anche alla nuova illuminazione artistica che l’ha resa fruibile nelle serate estive. Nei sabato sera di agosto ed in altri giorni è possibile visitare la Villa di Massenzio grazie agli eventi promossi da Roma Capitale, Assessorato alla Cultura, Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. Un’ottima occasione per immaginare le sfrenate corse dei carri ed il frastuono dei nostri antichi concittadini in una delle loro giornate di svago. Seconda solo al Circo Massimo per dimensioni e capienza (520 metri di lunghezza per 62 di larghezza e la spina di 270 m circa) l’arena poteva ospitare fino a 10mila spettatori contro i circa 250/300mila del circo situato nel cuore di Roma. Massenzio, che governò dal 306 al 312, la edificò nel 311 circa e non si ha certezza che la pista sia mai stata utilizzata poiché l’anno successivo l’imperatore perì nella battaglia di Ponte Milvio contro Costantino. Con la sua morte l’intero complesso – che comprendeva anche un palazzo ed un mausoleo dedicato al figlioletto – finì in disuso. E questa è una delle ragioni per cui giunge a noi in buono stato di conservazione.

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