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mercoledì, Agosto 14, 2024

Infiltrazioni e pochi posti, camposanto nel degrado

Infiltrazioni nelle tombe, quadri elettrici scoperti, crepe sulle pareti. E poi il cronico problema della mancanza dei posti. Sono nel degrado i cimiteri di Cerveteri ma è quello della frazione Sasso a preoccupare maggiormente. Nel camposanto delle colline etrusche sono ben visibili spaccature e lastre staccate, con tanta amarezza di residenti e familiari arrabbiati per lo scenario che hanno davanti ai loro occhi, quando si recano a trovare i propri cari. A denunciare questa situazione di abbandono, ancora una volta e a distanza di un anno, è il consigliere comunale Gianluca Paolacci, il quale critica duramente l’operato del governo cerite. «Dopo mozioni e appelli da parte mia – rilancia l’esponente di minoranza – sembrava che la questione fosse arrivata a una soluzione. Invece, a malincuore, non ci sono stati interventi, quantomeno minimi per rendere in sicurezza il cimitero. Si era parlato di stanziamenti, ad oggi ci sono parole al vento, di fatti, zero. La maggioranza pensa a come ricompattarsi per continuare a governare, solo per meri scopi personali, della gente non gliene importa nulla: questa è la verità. Altrimenti, come si spiega che un cimitero possa trovarsi nelle condizioni in cui versa. Per fortuna che ci sono i dipendenti della Multiservizi, che tanto fanno per garantirci un cimitero pulito». Da quasi quattro mesi non è stato ancora sostituito in Giunta l’assessore ai Lavori pubblici Matteo Luchetti che si è dimesso a maggio in seguito alla grave crisi politica interna. Lo stesso Luchetti però in primavera aveva annunciato «350mila euro per il camposanto del Sasso». A Cerveteri sono quattro le strutture cimiteriali: (il Monumentale, il nuovo di nuovo di via dei Vignali, il camposanto Sasso e quello di Ceri) ma gli spazi a disposizione per i defunti sono quasi terminati. Il bando per la costruzione del quinto cimitero anni fa era saltato per un vizio di forma nella gara legata ad un project financing. Per un periodo le salme dei cerveterani, proprio per una questione di emergenza, vennero mandate in prestito nel camposanto di Ladispoli.

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