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domenica, Agosto 18, 2024

Serie A: Genoa-Inter 2-2, Messias riprende i nerazzurri al 95′

Nella prima giornata di Serie A, l’Inter non va oltre il 2-2 contro il Genoa e comincia con un pareggio la difesa dello scudetto conquistato nella passata stagione. A Marassi è il Grifone a sbloccare il match al 20′: Sommer battezza male un colpo di testa di Bani, la palla sbatte sulla traversa e Vogliacco è il più lesto per il tap-in vincente. Poi sale in cattedra Thuram che alla mezzora trova il pareggio con un bellissimo colpo di testa. Nel finale Gollini è miracoloso su Lautaro e Badelj salva di testa sulla linea di porta il tiro a botta sicura di Dimarco. All’83’ Thuram trova il 2-1 con uno splendido scavetto, ma in pieno recupero Bisseck tocca in area con un braccio. Sul dischetto va Messias, Sommer respinge ma il brasiliano non sbaglia sulla respinta.

LA PARTITA
Come l’anno scorso, l’Inter esce da Marassi con un pareggio e con la certezza di aver buttato nel cestino tre punti che ormai sembravano in cassaforte. La banda Inzaghi, però, ha pagato a caro prezzo gli errori individuali, di Sommer in occasione del gol di Vogliacco e di Bisseck, ingenuo in pieno recupero a colpire un pallone con il braccio molto largo. L’unica vera buona notizia per Inzaghi dalla serata genovese arriva da Marcus Thuram, già in grande spolvero e autore di una prestazione maiuscola, con due gol stupendi e altri tre sfiorati. Ancora indietro di condizione Lautaro Martinez e anche Mkhitaryan è apparso lontano parente del giocatore fondamentale per la seconda stella. La squadra, inoltre, ha creato diverse occasioni, un buon segnale per il futuro, ma a questo livello non si possono regalare due gol. Una lezione da apprendere in fretta per ripartire subito sabato prossima al debutto stagionale a San Siro contro il Lecce. Applausi meritati per il Genoa, che ha avuto il merito (e un pizzico di fortuna che non gusta mai) a crederci fino alla fine.

Gilardino schiera il suo Genoa a specchio rispetto all’Inter: nel 3-5-2 Gollini vince il ballottaggio con Leali e Zanoli con Sabelli. In attacco Messias a sostegno di Vitinha. Inzaghi conferma 10/11esimi della formazione titolare della passata stagione: l’unico cambio è Bisseck preferito a Pavard. Nonostante i pochi allenamenti, in attacco c’è la Lu-La. Taremi recupera e va in panchina. Out Zielinski e De Vrij.

Come da copione sono i campioni d’Italia a fare la partita, ma il Genoa chiude gli spazi e si difende con ordine. Il possesso palla è di marca nerazzurra, ma Calhanoglu e compagni giocano soprattutto in orizzontale. Alla prima verticalizzazione, l’Inter sfiora il gol: il destro secco di Thuram è respinto da Gollini sul primo palo, ma l’azione è viziata da un fuorigioco di Mkhitaryan (7′). Dopo un mezzo pasticcio di De Winter e un destro di Calha a lato di poco, si comincia a vedere anche il Grifone, ma al 18′ Sommer anticipa in uscita Vitinha. Passano due minuti e Marassi esplode: colpo di testa di Bani, Sommer la battezza male, la palla sbatte sulla traversa e Vogliacco è il più lesto per il tap-in vincente. Marassi ancora amaro per il portiere svizzero, nella passata stagione non esente da colpe sul gol dell’1-1 di Dragusin. Alla mezzora, però, il match torna in equilibrio: cross di Barella, Thuram anticipa Bani e con una splendida torsione di testa fa secco Gollini. Il francese è scatenato e dopo pochi secondi sfiora il raddoppio, ma Gollini respinge in due tempi il suo diagonale. Il figlio d’arte è il grande protagonista della gara e al 36′ va a contatto in area con Badelj: Feliciani indica il dischetto, poi è richiamato dal Var e fa marcia indietro, perché è l’ex Borussia a calciare il piede dell’avversario che lo aveva anticipato. La prima frazione si chiude con una doppia occasionissima per l’Inter: Martin perde palla in area sulla pressione di Bisseck, Gollini è strepitoso su Lautaro, poi Badelj di testa salva sulla conclusione a botta sicura di Dimarco. Decisivo il croato che nel giro di pochi minuti ha salvato due gol che sembravano fatti.

Genoa e Inter rientrano in campo con gli stessi 11. Badelj spreca da buona posizione, poi Barella non riesce ad approfittare dell’unica indecisione in uscita di Gollini. Al 52′ i nerazzurri ribaltano la gara con Dimarco, ma Darmian è in netto fuorigioco nel cross da quinto a quinto. Allora ci prova ancora Thuram che va via di forza, ma Gollini si salva con il piede (59′). Inzaghi si gioca le carte Frattesi, Darmian e poi anche Taremi e Carlos Augusto, passando al 3-4-3. L’ingresso dell’ex Sassuolo sembra essere la mossa vincente, visto che pesca Thuram che con uno scavetto fa secco Gollini. Il guardalinee annulla, ma il Var lo corregge perché il bomber transalpino è tenuto in gioco da De Winter al limite dell’area. Inzaghi ha ancora un cambio e quando pare essere arrivato il turno di Pavard per Bisseck cambia idea dopo il gol e inserisce Asllani per Lautaro, ritornando al tanto amato 3-5-2. Mossa che ha una sua logica, ma che si rivelerà un clamoroso boomerang che visto Bisseck in piena area respinge un cross con un il braccio largo. Feliciani non vede, ma il Var lo richiama. Messias, fin lì il peggiore dei suoi, si fa respingere il rigore da Sommer ma non sbaglia la ribattuta.

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