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lunedì, Agosto 19, 2024

La Roma non va oltre il pareggio con il Cagliari senza reti

Cagliari e Roma hanno iniziato con un pareggio senza reti la Serie A 2024/25. Alla Unipol Domus, i rossoblù del nuovo tecnico Nicola hanno disputato una prova importante limitando la Roma dei nuovi acquisti Dovbyk e Soulé, subito schierati dal primo minuto da De Rossi. Dopo un primo tempo con poche emozioni, la gara si è accesa nella ripresa con un’occasione divorata da Pellegrini e una traversa per parte negli ultimi dieci minuti; prima Dovbyk ha spaventato Scuffet su assist di Dybala, poi Marin si è dovuto arrendere anche alla deviazione di Svilar. La Roma conferma la formazione 4-3-3 vista nell’ultima parte del precampionato, mentre il Cagliari di Nicola opta per un 3-5-2, concedendo a Luvumbo la libertà di creare scompiglio in avanti. La squadra di casa parte con il piede giusto, sostenuta da un’Unipol Domus gremita di tifosi. Dopo soli 4 minuti, è Wieteska a sfiorare il vantaggio con un colpo di testa che termina poco alto. Tuttavia, è Luvumbo il vero protagonista, mettendo ripetutamente in difficoltà la difesa giallorossa.

La Roma non cambia approccio: costruzione dal basso e ricerca della profondità con Dovbyk. Il primo brivido per i sardi arriva al 30’, quando un retropassaggio di Luperto, mal gestito da Scuffet, rischia di trasformarsi in un clamoroso autogol, salvato in extremis a pochi centimetri dalla linea di porta. Nel finale del primo tempo, è nuovamente il Cagliari a rendersi pericoloso: al 41’ Marin impegna Svilar con un tiro respinto d’istinto, mentre al 45’ Piccoli va vicino al gol con una conclusione da fuori area che sfiora il palo. E la Roma? Pur riuscendo a tenere botta e a tentare qualche ripartenza, non riesce a impensierire la difesa sarda, chiudendo la prima frazione di gioco senza tiri nello specchio della porta di Scuffet. A risaltare in negativo sono proprio quei ruoli su cui il club sta cercando rinforzi sul mercato: il terzino destro, la fascia sinistra alta e un maggiore apporto fisico a centrocampo. Anche Dovbyk fatica ad adattarsi al calcio italiano, risultando ancora in fase di apprendimento.

La ripresa inizia senza cambi, ma con un carico di emozioni. La Roma scende in campo con un atteggiamento più propositivo. Già al 48’, Soulé ci prova con un sinistro potente che costringe Scuffet a un intervento decisivo in angolo, seguito da Pellegrini, che solo al centro dell’area, vede il portiere sardo compiere un vero miracolo per negargli il gol. Il Cagliari non resta passivo e risponde puntando sui contropiedi con Luvumbo e Piccoli, sfiorando il vantaggio con una mezza rovesciata di Marin. Il primo cambio arriva al 61’ con l’ingresso di Baldanzi al posto di Dybala, impiegato come mezz’ala. Tuttavia, al 69’, è proprio l’argentino a fare il suo ingresso in campo, suscitando un misto di attesa e speranza: ogni sua giocata potrebbe essere l’ultima, ma anche quella decisiva. Nicola reagisce, inserendo Pavoletti nel tentativo di sfruttare l’effetto sorpresa negli ultimi minuti. Ma è Dybala a brillare, servendo un perfetto assist a Dovbyk, il cui colpo di testa si infrange contro la traversa. Il Cagliari risponde immediatamente con un gran destro da fuori di Marin, indubbiamente il migliore in campo per i rossoblù. Il finale è teso e ricco di azioni pericolose da entrambe le parti, tra cui un gol di Pellegrini annullato per fuorigioco, dopo aver ribattuto in rete un tiro di Dovbyk respinto da Scuffet. Nonostante le emozioni, il risultato resta inchiodato sullo 0-0.

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