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martedì, Agosto 20, 2024

In arrivo enormi aumenti da Acqualatina? Appello: sindaci, alzate la testa e salvateci

Le Associazioni dei consumatori lanciano un gravissimo allarme preventivo: le bollette Acqualatina, che sono già la più alta d’Italia, potrebbero avere aumenti in maniera esorbitante. L’allarme viene da ben 8 Associazioni dei Consumatori: Adicu, A.E.C.I., Associazione Consumatori e Famiglie, AssoConsItalia, Codacons, Codici, Movimento Difesa Consumatori, Ugcons. Ed ecco cosa sta succedendo. La multinazionale italo-americana Italgas detiene il 100% di quote della società Nepta. Nepta a sua volta è subentrata alla multinazionale francese Veolia nel possesso del 49% delle quote di Acqualatina. La parte pubblica, rappresentata dai sindaci dei comuni dove Acqualatina opera, ha il 51% delle quote di Acqualatina Spa. Stando così le cose, i Comuni potrebbero decidere la politica del gestore idrico, forti della loro maggioranza. Ma non è così. Nella realtà fino ad oggi i sindaci, tranne qualche eccezione, si sono sempre limitati a ratificare l’operato e le richieste delle multinazionali che si succedono alla guida di Acqualatina, che dunque spadroneggiano con la nostra acqua pubblica. Italgas, attraverso la controllata Nepta, ha comunicato che intende adottare un piano di investimenti pari a 351 milioni di euro per i prossimi sei anni per ridurre le perdite idriche. L’intento è nobile, ma se approfondiamo, c’è da rimanere davvero sconcertati. Ricordiamo che le spese per i lavori effettuati da Acqualatina vanno a finire nel suo bilancio. E se aumentano le spese, queste devono essere compensate da un aumento delle entrate, perché al gestore idrico deve essere garantito un utile. Grazie alle leggi approvate dai Governi italiani (di destra e di sinistra) i costi dei lavori andrebbero dunque a finire tutti a carico degli utenti, cioè in bolletta.

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