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giovedì, Agosto 22, 2024

Tarip: arrivano le prime tre rate del 2024

L’estate inizia a volgere a termine e nella cassetta della posta è pronta ad arrivare la Tarip 2024. Prima scadenza: il 16 settembre 2024. Non proprio una bella sorpresa per i cittadini che quest’anno si ritroveranno a pagare il 16% in più rispetto al 2023, come approvato in consiglio comunale a fine giugno. Il Comune ha necessità di spalmare oltre 1 milione e 200mila euro «per revisioni Istat e altri aumenti», era stata la spiegazione fornita dalla maggioranza. Un rincaro che non è stato gradito dall’opposizione che durante il consiglio comunale in cui si è discusso proprio degli adeguamenti della tariffa puntuale, ha pure abbandonato l’aula platealmente con i consiglieri comunali Ferdinando Cervo, Amelia Mollica Graziano, Alessio Pascucci, Roberto Garau e Daniela Ciarlantini. Un rincaro, avevano evidenziato i consiglieri di Ladispoli Attiva, che arriva «in un contesto di crescente insoddisfazione verso il servizio di raccolta rifiuti, che molti residenti giudicano inefficiente e pieno di problematiche». Insomma: «Un servizio che è andato peggiorando». E se da un lato in tanti, opposizione e cittadini, volgono lo sguardo alle condizioni delle strade, spesso sporche, dall’altra parte si guarda a tutti coloro i quali dei benefici della Tarip non godono: gli utenti residenti in palazzi con più di nove appartamenti all’interno. La maggior parte, insomma (tralasciando le villette) e gli appartamenti di recente costruzione. Per loro, la Tarip non è mai partita. Mentre il resto della popolazione è stato dotato col tempo, dei mastelli con codici a barre identificativi (così da dare la possibilità alla ditta che si occupa del servizio di igiene urbana di calcolare il numero di esposizione dell’indifferenziata), nei grandi palazzi fuori dai portoni ci sonoa ancora i cassoni “di un tempo”. Nessuna possibilità, dunque, di capire chi ha indifferenziato e quante volte durante l’anno. E così, mentre c’è chi pagherà, la tariffa dei rifiuti come sempre ha fatto, c’è anche chi si chiede se quest’anno sarà applicato o no lo sconto in bolletta. Nel 2023 il bonus per gli utenti che avevano differenziato bene conferendo meno indifferenziato, era saltato. Il sistema si basava sulla lettura dei mastelli del residuo secco da parte degli operatori della Tekneko. Tramite il numero di esposizioni calcolate il Comune avrebbe dovuto inviare il saldo agli utenti relativamente alle effettive esposizioni del mastello grigio. Qualcosa però non aveva funzionato e le letture non erano state effettuate completamente impedendo agli uffici di calcolare con esattezza le “premialità” per i cittadini. Tanto che il saldo Tarip – con scadenza a dicembre 2023 ma arrivato a febbraio 2024 – era stato forfettizzato con la “promessa” di aggiustare il tiro nel 2024 con una sorta di conguaglio. Ad assicurare “lo sconto” in bolletta è stato l’assessore all’Igiene urbana, Marco Pierini: «A fine anno saranno utilizzate le letture effettuate durante tutto il 2024 e da lì sarà calcolato il saldo». Per quest’anno, inoltre, oltre ad ottenere lo sconto sulla tariffa attuale, sarà calcolato e dunque inserito anche lo “sconto” relativo allo scorso anno. Al momento infatti gli utenti riceveranno solo le prime tre rate del tributo con scadenza al 16 settembre (per chi sceglie di pagare in un’unica soluzione e per pagare anche solo la prima rata), 16 ottobre (seconda rata) e 19 novembre la terza rata. A queste tre andrà ad aggiungersi una ulteriore tranche che dovrebbe essere inviata dagli uffici entro la fine dell’anno.

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