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Per il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, non sembrerebbero esserci dubbi. Gli incendi di agosto nella capitale? “Presentano caratteristiche che lasciano pensare al dolo” ha detto in un’intervista rilasciata al Messaggero, commentando nello specifico il maxi rogo divampato nei pressi di Cinecittà. Motivo per cui, il primo cittadino ha invocato “la massima determinazione e severità nel perseguire i piromani”.
Una tesi, quella dolosa, ipotizzata anche dagli inquirenti al lavoro per ricostruire la dinamica. A rafforzare, in particolare, la pista del dolo sono diversi elementi: “A Castel Romano – spiega Gualtieri – il fuoco è divampato in contemporanea in quattro punti diversi come se ci fossero inneschi”, facendo riferimento anche gli incendi di “Monte Mario e Ponte Mammolo”. Dove anche in questo caso “la magistratura non esclude il dolo”. Seppur potrebbero aver inciso anche “gli insediamenti abusivi e lo sversamento illegale di rifiuti” delle zone circostanti.
Pochi dubbi, dunque, per Gualtieri: “Purtroppo – dice – la mano dell’uomo è sempre all’origine degli incendi, quando per colpa, quando per dolo”. Ecco perché il sindaco invoca “massima determinazione e severità nel perseguire i piromani”. Un appello in generale, esteso a “tutte le istituzioni”, per affrontare quelli che il primo cittadino capitolino definisce “i due problemi endemici di Roma, come quello degli insediamenti diffusi di senza fissa dimora e quello delle discariche abusive”. Su questo fronte, qualche passo in avanti è stato fatto con le “157 bonifiche realizzate fino a questo momento” ricorda Gualtieri.
Per completare l’opera di bonifica, però, servono ingenti risorse: “Circa 150 milioni”, sostiene il sindaco, a cui bisognerebbe aggiungere “tutto il supporto della magistratura per facilitare e accelerare il recupero delle somme spese per gli interventi in danno sui terreni privati”. Ma oltre al sostegno economico, per Gualtieri c’è bisogno anche di “intervenire a sostegno dei Vigili del Fuoco, che lamentano di essere pesantemente sotto organico e costretti a turni massacranti”.
