Saranno operati martedì prossimo due dei quattro soccorritori ustionati gravemente mercoledì scorso nel maxi incendio di Torre Spaccata. L’intervento di trapianto della cute sarà eseguito all’Ospedale Sant’Eugenio, dove i tre operatori della Protezione civile, due uomini e una donna, e il capo squadra dei Vigili del fuoco sono ricoverati in prognosi riservata, intubati e sedati per alleviare il dolore. Su Instagram l’appello a donare il sangue dell’attrice Anna Foglietta, cognata della volontaria ferita. E mentre la procura di Roma indaga per incendio doloso e lesioni gravissime (reato quest’ultimo che potrebbe cambiare in tentato omicidio), hanno fatto il giro dei social le immagini in cui si vedono le fiamme avvolgere e divorare il fuoristrada multifunzione della protezione civile in cui si trovavano i quattro. Erano riusciti a fuggire spaccando i vetri, ma le fiamme hanno bruciato i loro volti, braccia e gambe. Ustioni fino a oltre il 50 per cento del corpo. Quello che si è sviluppato nel cosiddetto “pratone”, la zona che abbraccia i quartieri di Cinecittà Est e Torre Spaccata, è solo uno dei tanti incendi di sterpaglie che hanno afflitto l’estate romana. Ad avvalorare l’ipotesi dell’origine dolosa il fatto che il rogo si sarebbe propagato da due punti diversi e molto distanti tra loro, quasi in contemporanea. Una prima informativa dei Vigili del fuoco sull’incendio era attesa oggi in Procura sul tavolo del pm Mario D’Ovinola.