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mercoledì, Ottobre 2, 2024

Povertà, nel 2024 incremento di richieste

La solidarietà non va mai in vacanza. A dimostrarlo è la Caritas Diocesana Porto Santa Rufina con sede a Ladispoli che nel periodo estivo ha aperto le sue porte non solo ai bisognosi del territorio di cui si prende cura durante tutto l’anno, ma anche a chi è arrivato da fuori. Da Roma principalmente. È proprio nel periodo estivo, infatti, che aumenta il flusso proveniente dalla Capitale perché la città «esplode e vanno alla ricerca di situazioni in cui vengono erogati servizi in cui, però, i numeri sono più contenuti. Per una tranquillità maggiore», ha spiegato l’operatrice Viviana Fiorucci che ha analizzato la situazione insieme alla direttrice Caritas, Serena Campitiello. E così, se durante l’inverno i pasti erogati nel centro ladispolano si aggirano tra i 20-30, in estate si arriva a quasi il doppio. Numeri più alti nel giorno in cui la sede mette a disposizione le docce. «Nel 2024 abbiamo avuto un aumento progressivo – spiega ancora Viviana – con gli apici che vengono raggiunti a luglio e ad agosto». Un servizio, quello della mensa, che non vede protagonisti solo ed esclusivamente i senzatetto (aumentati in questi ultimi anni in città) ma richiesto anche da chi una casa ce l’ha «e hanno iniziato a riscontrare difficoltà nella gestione delle entrate con cui affrontano l’affitto, le bollette. Quel pasto, a pranzo, dà sicuramente loro un respiro di sollievo»

I PACCHI ALIMENTARI

Aumentate del 20%, quest’anno, anche le richieste di pacchi alimentari. «Già nel 2023 – continua a spiegare Viviana – si era registrato un aumento non indifferente». Si tratta soprattutto di famiglie.

AIUTO NELLA GESTIONE DI ALCUNI ITER

Un maggiore aiuto agli anziani, da parte degli operatori della Caritas, in collaborazione con i servizi sociali, viene dato per espletare – nei tempi in cui la tecnologia ormai la fa da padrona – di alcuni iter, come ad esempio l’accompagnamento a visite mediche o nel trovare le informazioni necessarie per esami diagnostici o semplicemente per l’allaccio Acea, l’attivazione e gestione dello Spid e delle pratiche Inps. Anche in questo caso, le «esigenze sono aumentate nel 2024 in maniera più consistente».

IL PROBLEMA CASA

C’è poi chi è alla ricerca disperata di una abitazione. Magari il contratto d’affitto in scadenza o il canone da versare aumentato, costringe le famiglie ad andare alla ricerca di una nuova casa. Peccato però che di “offerte” sul territorio non ce ne siano. «Come Diocesi – prosegue Viviana – non abbiamo molti posti di accoglienza emergenziale e quelli a nostra disposizione si sono esauriti da giugno ad agosto». Qui non si parla solo di persone anziane rimaste sole e che con la pensione non riescono più ad andare avanti, ma anche di veri e propri nuclei familiari (italiani e stranieri) che potrebbero affrontare sì la spesa di un affitto ma che non riescono a trovare offerte sul territorio.

I DOCUMENTI: UN PROBLEMA CHE CRESCE

Un lavoro a 360 gradi quello degli operatori della Caritas che si estende, come raccontato dall’operatrice e dalla direttrice, anche all’aiuto nell’ottenimento dei documenti, come ad esempio la carta di identità. Gente che senza più un contratto di affitto si è ritrovato senza una necessaria ovviamente, per poi poter accedere ai vari contributi e iniziative di contrasto alla povertà. Da qui l’impegno costante tra Caritas e servizi sociali per un percorso di «accompagnamento» all’ottenimento di una residenza. Percorso, non privo di ostacoli che spesso le persone si scoraggiano ad affrontare da sole, perdendo così la possibilità di risalita.

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